Il sistema scolastico Giapponese
Il sistema scolastico giapponese si articola in cinque cicli, sostanzialmente simili a quelli presenti in Italia:
1) Scuola materna (età 3 – 6 anni)
2) Scuola elementare (età 6 – 12 anni)
3) Scuola media inferiore (età 12 – 15 anni)
4) Scuola media superiore (età 15 – 18 anni)
5) College o università (in genere quattro anni)
In Giappone l’istruzione è gratuita e obbligatoria dai 6 agli 11 anni. L’alfabetizzazione è circa del 99%, questo a discapito della fama della lingua giapponese considerata difficile.
I ragazzi giapponesi non sempre frequentano scuole vicino a casa, considerate magari “meno buone”, in quanto è diffusa la convinzione per cui uno studente che frequenta un buon liceo abbia la possibilità di entrare in una buona università che poi lo faciliterà nell’ottenere un buon lavoro.
Gli studenti giapponesi chiamano, non a torto, il loro sistema scolastico shiken jigoku, ossia “inferno degli esami”: mentre in Italia è difficile uscire dall’università, in Giappone è difficile entrare. Se un corso di laurea dura, sempre in Giappone, quattro anni, lo studente conseguirà la laurea (che non prevede la discussione della tesi) in quattro anni poiché gli studenti vengono sottoposti periodicamente a prove scritte (in Giappone le prove orali sono poche o nulle) che consentono loro di seguire passo passo il programma.
Molti studenti frequentano speciali scuole private (juku) serali o nei fine settimana per prepararsi agli esami di ammissione all’anno successivo, per cui non è infrequente che molti ragazzi, ma spesso anche bambini di 6 o 7 anni, dopo la scuola e le attività pomeridiane dei club, prendano treni o metro per andare a ripetizione, anche fino alle 11 di sera.
*L’anno scolastico inizia nel mese di aprile e finisce nel mese di marzo. Le vacanze estive durano circa sei settimane. Oltre alle feste nazionali, gli alunni hanno due settimane di vacanza a Capodanno e due in Primavera tra il vecchio e il nuovo anno scolastico.
La maggior parte degli istituti medi inferiori e superiori richiede ai propri studenti di indossare uniformi.
Le uniformi dei ragazzi sono di solito nere con bottoni d’ottone e colletti alti e rigidi, le ragazze di solito indossano divise blu con gonne a pieghe (la famosa divisa alla marinara). Ultimamente, però, molte scuole stanno cambiando lo stile delle loro divise per renderle più attraenti e comode. Non bisogna dimenticare, infatti, che alcuni studenti scelgono il tipo di scuola in base al tipo di uniforme.
Nelle scuole medie e superiori esistono molti tipi di associazioni, i suddetti club, alle quali gli studenti partecipano dopo le lezioni, potendo scegliere tra una vasta gamma di possibilità: esistono i classici corsi sportivi (atletica, baseball-sport nazionale-, pallavolo…), ma anche corsi di giardinaggio, di cucina, di informatica, di letteratura, e molti altri, in modo molto diverso da quanto accade in Italia.
Inoltre, gli studenti e gli insegnanti sono responsabili della pulizia della loro scuola (in Giappone non esistono i bidelli). Ogni giorno, parte del tempo viene destinata a questo compito. Ogni classe (alle elementari vi possono essere fino a 40 studenti per classe) è divisa in gruppi che, a turno, puliscono la classe, i corridoi, i bagni e altre aree comuni della scuola. Alcune scuole hanno anche delle aiuole che i ragazzi coltivano e di cui si prendono cura.
da http://www.sognandoilgiappone.com