FERMIAMO i BES
Nei prossimi tre giorni molte/i Dirigenti Scolastici hanno convocato (e talvolta riconvocato anche per la seconda o terza volta dall’inizio dell’anno scolastico) i Collegi dei Docenti al fine di “convincerli” a votare la costituzione dei GLI (Gruppi di Lavoro per l’Integrazione) ed i P.A.I. (Piani Annuali per l’Inclusività) per i BES (Bisogni Educativi Speciali.
Noi COBAS, da subito, abbiamo contrastato questa ennesima operazione truffaldina del MIUR che tende soltanto a ridurre (fino a farlo scomparire) il sostegno scolastico alle/ai disabili, ad aumentare i carichi di lavoro delle/i, sottopagate/i, docenti italiani e far lucrare un po’ di amici (corsi di formazione, e soprattutto “alta formazione”, software, libri e pubblicazioni varie, etc.).
Ricordiamo che i BES non hanno alcuna legittimità poiché sono stati inseriti in una Direttiva Ministeriale ed in successive circolari che, notoriamente, non sono fonte del diritto.
Come accaduto anche con altre materie (vedasi INVALSI) vogliono cercare di imporre alle scuole attività che non sono obbligatorie, non hanno alcuna forza imperativa per le scuole ed il personale docente e che anzi sono altamente pericolosi e nocivi per la scuola italiana.
Alleghiamo a tale riguardo alcuni materiali utili contro l’imposizione dei BES e tutte le “disposizioni” (direttiva e circolari) del MIUR e dell’USR Sardegna sui BES.
NO ai BES
Per i COBAS Scuola Sardegna
Nicola Giua
MATERIALE DA CONSULTAZIONE
- bozza Mozione Collegio Docenti contro i BES
- fermiamo i BES – di Sebastiano Ortu
- inaccettabili i BES di Tullio Carapella
- intervento sui BES Lucia Saggia
- la lunga marcia – le tappe salienti del sostegno nella scuola italiana di Sebastiano Ortu
- in direzione uguale e contraria di Lucia Argentati
- precariato e sostegno scolastico – relazione Sebastiano Ortu – seminario COBAS Scuola luglio 2013
- CM dell’8 gennaio 2013 – trasmissione Direttiva BES
- Direttiva Ministeriale BES – 27 dicembre 2012
- CM BES del 6 marzo 2013
- USR Sardegna su BES 18 giugno 2013
- nota MIUR su PAI 27 giugno 2013
- USR Sardegna posticipo PAI 4 luglio 2013
Per questi corsi stucchevoli, anche se certi potrebbero vederli come serate di gala, molti lavoratori sono costretti senza fiatare a tornare a casa 7 ore più tardi, mangiare poco e male, stare sbattuti per strada tutta la giornata, a costo zero per i nostri padroni.
Le considerazioni che fai, Mariella, richiederebbero una serie di investimenti pregressi e attuali che non sono per niente contemplati. Ogni nuova direttiva ministeriale pare indirizzarsi verso obiettivi che parrebbero condivisibili: integrazione inclusione lotta alla dispersione..etc. Ma a costo zero, o meglio che contano sulla ” buona volontà e lo spirito di sacrificio missionario” che caratterizza tanti servi volontari. Ci facessero conoscere i finanziamenti, gli investimenti previsti, che non siano frutto di furti ripetuti nelle nostre buste paga. Allora e solo allora se ne potrà discutere. Tutto il resto è finzione. Leggi anche
http://www.orizzontescuola.it/news/bes-anticipiamo-bozza-della-nuova-circolare-ministeriale. Buona serata.
lavoro in una scuola dell’infanzia nella prov di Brescia, iscritta cobas da circa 15’anni. Ho letto i documenti che riguardano i BES e sono d’accordo con l’analisi e indicazioni. Siamo realisti però: fermare i BES è battaglia persa, così come per INVALSI, perché le motivazioni economiche sono fortissime ed il sindacalismo di base no. Perciò secondo il mio modesto punto di vista, l’obiettivo dovrebbe essere la richiesta di denaro a compenso del maggior lavoro svolto oppure il rifiuto a svolgere quel lavoro. sarebbe maggiormente condiviso e verrebbe a mancare la convenienza economica. mi interessa un vostro parere. grazie. mariella