La protesta dei genitori si estende a Buffalo
Quello che era stato un piccolo ma crescente movimento di protesta dei genitori contro i test di stato standardizzati di un anno fa, ora sembra espandersi notevolmente nelle scuole di Buffalo, la seconda più popolosa città dello stato di New York , dopo New York.
“La protesta è molto più elevata rispetto allo scorso anno”, ha detto Soprintendente ad interim Paul G. Hashem.
Mentre le cifre esatte non sono disponibili, i primi rapporti che arrivano da educatori e genitori hanno indicato che molti più genitori hanno deciso di non far partecipare i propri figli alle prove rispetto allo scorso anno.
Nella scuola del Niagara Wheatfield le mamme hanno rifiutato gli esami per la prima volta. “Io non sono contro i test”, ha detto Amy Metzger, una delle mamme, “sono contraria all’utilizzo dei miei figli come cavie nella riforma dello Stato “, e la sua convinzione si è ancor più radicata quando ha constatato che i test di matematica e di lettura sono stati superati da meno di un terzo degli studenti.
“Il collegamento tra i test e le valutazioni degli insegnanti – spiega Christine Cavarello, madre di 3 figli che non hanno partecipato ai test – è una responsabilità troppo grande per essere addossata ai nostri bambini”.
Decine di genitori hanno organizzato una protesta davanti alla scuola Room 801 per convincere il sovrintendente Pamela Brown e soci School Board ad un incontro sui motivi del fallimento del loro distretto e della scarsa formazione di qualità, ed erano pronti a bivaccare di fronte all’ufficio della pubblica istruzione di Buffalo, anche se ciò avrebbe comportato il loro arresto.
Per fortuna però i funzionari della scuola hanno optato per una linea morbida, ed hanno deciso di incontrare i genitori mercoledì prossimo, 30 aprile
La protesta è stata orchestrata dal DPCC (Consiglio Consultivo per i genitori del distretto di Buffalo), che è in subbuglio perché costretto a trovare posti per circa 1.500 gli studenti che hanno chiesto il trasferimento dalle scuole a basso rendimento, un diritto sancito dalla legge.
Il Consiglio ha approvato un controverso piano per unire l’ex Scuola Carta Pinnacle con Harvey Austin School. I membri del Consiglio hanno votato la proposta di sviluppare un nuovo programma per la scuola che nascerà dalla fusione.
Il quartiere ha preso il controllo di Pinnacle lo scorso agosto dopo che lo stato lo ha chiuso a causa di scarse prestazioni. I genitori ora dicono che il distretto ha promesso loro che avrebbero tenuto insieme tutti gli studenti, spostandoli in una nuova scuola “in buoni rapporti con lo Stato”.
Invece, il quartiere li sta muovendo in Harvey Austin, un’altra scuola che è sempre riuscita a soddisfare gli standard statali.
I genitori di Pinnacle e Harvey Austin hanno così deciso di manifestare insieme di fronte al municipio, a loro si sono uniti anche i genitori degli studenti dell’istituto multiculturale Martin Luther King, che il distretto sta gradualmente eliminando, un piano che permetterà di spostare 400 studenti.
Giorgio Canetto