In ricordo di Cherif Bassiouni
Il Prof.Cherif Bassiouni è venuto a mancare lunedì 25 settembre a Chicago, all’età di 79 anni. Con lui la comunità internazionale ha perso il padre del Diritto Penale Internazionale, uno dei principali fautori della creazione della Corte Penale Internazionale e un infaticabile investigatore delle violazioni dei diritti umani, ricordato anche per il suo carisma e la sua umanità.
Queste le parole del suo ultimo intervento in pubblico:
“ Gli stati non hanno interesse a promulgare il diritto alla conoscenza, promulgare il diritto alla conoscenza non avrebbe permesso agli stati uniti di invadere l’Iraq sotto Saddam perché le informazioni che sono state ricevute e presentate alle Nazioni Unite erano false perciò la questione del diritto alla conoscenza non è tanto il diritto alla conoscenza di quello che si sa, di quello che è vero, ma di quello che si nasconde, di quello che non è vero e quello che si fabbrica”. Durante il periodo della guerra della Libia vi era un problema politico negli Stati Uniti, se gli Stati Uniti potevano partecipare con la Nato nel bombardare la Libia senza ottenere il permesso del Congresso. Risposta di Obam: “va bene, non parteciperemo” .
” Si, però tutti i pezzi di ricambio e le bombe degli aerei della Nato venivano dall’America.
Ma come, non puoi partecipare e dare tutto questo ?
Qualcuno ne è venuto fuori con l’escamotage di dire: “ va beh, perché non prendiamo i pezzi che non sono più utilizzabili, (ogni pezzo ha un periodo di scadenza e dopo la data di scadenza non vale più, così lo stesso per le bombe, queste le diamo, non abbiamo bisogno di avere il permesso del Congresso”. E così una gran parte dei bombardamenti della Nato fatto dagli inglesi e dai francesi furono da questi provenienze . Quando io ero presidente della commissione di inchiesta delle Nazioni Unite sulla Libia abbiamo scoperto una bomba che è andata sbagliata, ha distrutto un appartamento privato, noi abbiamo trovato un pezzo che diceva “valid until”, cioè valido fino a una data che era di due anni prima. Perciò ovviamente il sistema di puntamento della bomba era inceppato, e quando hanno buttato la bomba con le coordinate per un obiettivo militare questo non ha funzionato ed è andato a finire su un obiettivo privato”
Naturalmente questa e tante altre informazioni, particolarmente per quelle che riguardano il crimine informatico e l’utilizzazione dei droni , ” la conoscenza dell’informazione è non solo su quello che si sa, ma anche su quello che non si sa”
Giorgio Canetto