IL VENEZUELA. L’UNIONE EUROPEA CONTRO. IL TERRORISTA OSCAR PEREZ, UN MARTIRE PER I MEDIA NOSTRANI
I ministri degli esteri della UE hanno approvato delle sanzioni contro sette alte personalità del governo venezuelano, ovviamente per violazione dello stato di diritto. Tra di loro, il ministro degli interni, il capo dei servizi d’intelligence, il Presidente della Corte Suprema. Sanzioni che prevedono il congelamento dei patrimoni.
L’aggressione dell’Occidente continua ed è durissima. Vengono congelati i ricavi delle imprese più quotate, bloccate le navi che portano beni indispensabili al fine di creare disperazione tra le masse popolari e quindi la caduta di credibilità del governo. La stessa produzione di petrolio della PDSVA, la compagnia petrolifera statale venezuelana, è crollata 1) in seguito a tali difficoltà e alla mancanza di liquidità (va ricordato che la vendita di petrolio costituisce il maggior cespite di guadagno del Paese).
I gravi fenomeni di cui i media hanno parlato sono il risultato della politica di boicottaggio dell’Occidente : centinaia di mucche derubate, magazzini svuotati da folle inferocite mentre non va trascurata l’azione di imboscamento di derrate alimentari voluta dalle grandi compagnie e la continua azione di terrore portata avanti da personaggi come Oscar Perez, il cui operato paramilitare viene giustificato come opposizione democratica dai media nostrani. Come del resto era già avvenuto per i democratici ribelli siriani e libici.
Il default è stato evitato anche grazie al prestito di sei miliardi di dollari da parte della società russa Rosneff che in cambio ha acquisito un pacchetto interessante di azioni della PDSVA, oltre che diritti di sfruttamento di giacimenti a mare.
La Cina non è stata certo a guardare. Centinaia di progetti di espansione della produzione, della logistica… e tra questi appare di grande rilevanza il rilancio della “mision vivenda”, ovvero il progetto avviato da Chavet per i meno abbienti.2)
Il Venezuela, accerchiato minacciosamente dall’Occidente imperiale, comunque non è isolato, come vorrebbero far credere i media subalterni. 57 Paesi Onu sono stati a favore della Costituente e si sono pronunciati per la non ingerenza. Solidarietà manifestata anche dai Paesi dell’alleanza bolivariana (ALBA).
Il quadro geopolitico a livello internazionale, confuso e ambiguo fino a qualche anno fa, sembra chiarire sempre più le sue coordinate. Appare più evidente( non che non lo fosse in parte già prima) il tratto imperiale e arrogante dell’Occidente (in primis Usraele e UE), nemico dei popoli che cercano una indipendenza reale che possa essere di spinta ad una politica economica di risanamento dell’economia, di riscatto dalla subalternità e dalla povertà. In Africa, in Asia, in America latina, l’impero, alleandosi con le classi agiate e compradore, tentano di soffocare il giusto anelito di emancipazione, utilizzando una pluralità di metodi, dal ricatto del debito al terrorismo jihadista, dall’istigazione ai conflitti etnici e religiosi alla destabilizzazione e al caos.
Del resto non va dimenticato, tra le tante prove di forza illegali, il tentativo di colpo di stato (operazione Gerico) degli States del 12 febbraio 2015, con il sostegno di Canada, Gran Bretagna, Israele, Germania.3)
Un aereo usa travestito da aereo venezuelano avrebbe dovuto bombardare il palazzo presidenziale, uccidere Maduro, colpire altri obiettivi strategici, quali il ministero della difesa, la direzione dei servizi segreti, il canale televisivo dell’ALBA; Telesur…
Purtroppo per il premio nobel per la pace, Obama, il giorno prima, grazie ai servizi segreti, tutti i principali leader vennero arrestati
Quali sono le attuali prevedibili mosse del Presidente Maduro per fuoruscire da una situazione che allo stato attuale appare molto grave ?
Strategia di difesa e di attacco
1)Innanzitutto rinforzare le relazioni diplomatiche con Paesi che hanno ampiamente dimostrato la loro solidarietà alla nascita dell’Assemblea Costituente, esprimendosi contro eventuali interventi militari(“l’invasione” prospettata da generali degli States. Alludo in particolare a Cina, Russia, India, Iran, Egitto…
2)in secondo luogo una grande vigilanza da parte dei servizi segreti sulle attività terroriste in patria che possono ampliarsi a causa delle sanzioni e dei blocchi navali che creano penuria di cibo e di medicinali, oltre che sulle avventure militari dall’esterno simili a quella del 12 febbraio 2015
3) tenere la barra dritta sulla compravendita del petrolio in yuan e non più in dollari. Misura aggressiva che può essere favorita non solo dalla Cina e dalla Russia che ormai si sono messe di traverso sul dominio politico e non economico del dollaro ma da molti altri Paesi che non sopportano più l’emissione allegra del dollaro che favorisce un debito abnorme di una moneta che è sovrastimata rispetto all’economia americana
4)insistere sul Petro, cryptovaluta (“moneta” elettronica) per sfuggire alle sanzioni economiche americane. Rispetto alle altre cryptovalute 4) che sono sostenute solo dalla loro compravendita interna, il Petro inaugurerebbe una fase del tutto nuova perché sarebbe supportato dalla banca centrale venezuelana e sostenuto dalle immense riserve di petrolio. “Moneta” perciò credibile. Maduro ne ha già parlato con i membri dell’Alba come possibile “moneta” da adottare all’interno della Associazione, oltre che all’esterno. Ed ha già avviato contatti favorevoli con il Qatar come primo investitore privilegiato 5) prima di aprirsi al mercato globale a febbraio. Ricordo di sfuggita che anche Putin prevede una moneta elettronica supportata dalla banca centrale e sostenuta dalle riserve di petrolio e gas, non solo per aggirare le sanzioni dell’Occidente ma anche e soprattutto per sferrare assieme alla Cina con le ricche riserve auree e lo yuan un formidabile attacco al dollaro.
NOTE
1) Graziella Giangiulio “ Venezuela. Maduro ha distrutto…” 19/01/18 in News Communication
2) Vedi il mio “Il Venezuela non è solo” 11/08/17 in L’Interferenza
3) Thierry Meyssan “ Obama ha mancato…” 23/02/15 in Voltaire
4) Graziella Giangiulio “ Aspettando el Petro…” 23/01/18 in News Communication
5) Graziella Giangiulio “Qatar nell’affare del Petro…” 20/01/18 in News Communication
Antonello Boassa