Bella e perduta – Pietro Marcello

 

Tommaso Cestrone, l’attore protagonista interprete di se stesso, curatore della reggia borbonica, è morto nella notte di Natale del 2013, Gesuino, un pastore sardo che declama poesie mentre le pecore pascolano, Pulcinella, che lega vivi e morti, e poi c’è il bufalo parlante di nome Sarchiapone (la parola sarchiapone appare per la prima volta nel Cunto de li cunti, di Giambattista Basile, ed è un animale famoso per uno straordinario
sketch col grande Walter Chiari, qui). Tommaso è un pazzo, un eroe inutile, per i canoni di oggi, nello sfondo di un mondo terribile, la terra e gli animali sono trattati come cose, sfruttati senza pietà, in un mondo senza futuro. Pulcinella è un personaggio che pare uscito da “Uccellacci e uccellini”, un altro Ninetto Davoli che vuole liberare gli uccelli, che belli quando volano. Sarchiapone parla, è destinato al macello, intanto vive, contro l’economia di mercato e dello sfruttamento, e la sua esistenza gratuita, in(utile), commuove.

anche Rosa Luxemburg incontra un bufalo, magari si chiamava anche lui Sarchiapone, e piange (qui). vogliatevi bene, fatevi un regalo, andate a vedere questo film, troverete posto di sicuro, in uno dei 12 cinema italiani che lo programmano, non vi deluderà.

 

Qui c’è il (bellissimo) film

Francesco Masala

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