Rush – Ron Howard

scritto da Peter Morgan (“Il maledetto United”, “Frost/Nixon”, “L’ultimo re di Scozia”, tra gli altri) è la storia di una rivalità, ma anche di una relazione fra due campioni.

la prima parte del film è meno brillante, serve a gettare le basi per una seconda parte splendida, nella quale gli eroi si sfidano e si combattono sino all’ultimo punto e all’ultima curva, e allo stesso tempo in un qualche modo si rispettano e sono complementari.

in realtà sono due eroi omerici, di quell’Iliade che per Simone Weil è il poema della forza.

Daniel Brühl (Niki Lauda) è sempre più bravo, se c’è lui sai che sarà
un bel film (da “Goodbye Lenin” in poi), non delude mai, non interpreta, lui è il personaggio, come solo i grandi attori sanno fare.

bravi anche tutti gli altri, Chris Hemsworth (James Hunt), Alexandra Maria Lara (Marlene, la moglie di Lauda), Olivia Wilde (la moglie di Hunt), c’è anche Pierfrancesco Favino (Clay Regazzoni), diretti da Ron Howard, niente punte di genio, forse prevedibile, ma solido.

un film che conquista tutti, soprattutto chi a quei tempi era ragazzo capisce finalmente quella storia di incoscienza e coraggio di rischiare tutto, di eroismo e di coraggio di non rischiare tutto.

da non perdere

https://markx7.blogspot.com/2013/09/rush-ron-howard.html

 

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Francesco Masala

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