Allucinante disegno di legge del Governo sulla SCUOLA
Il 5, 6 e 12 maggio 2015 SCIOPERO Generale della Scuola
alleghiamo il testo del disegno di legge sulla scuola (certo non BUONA) approvato ieri in Consiglio dei Ministri.
Nel leggere queste 20 pagine si evince chiaramente che i dilettanti al Governo non sanno bene come funzioni la scuola e che pensano di eteroguidarla, asservirla e precarizzarla ulteriormente e svilire la libertà di insegnamento e la democrazia gli organi Collegiali affidando tutti i poteri al Preside PODESTA’.
Come già anticipato nei giorni scorsi con il DdL viene, infatti, istituito il Preside PODESTA’ che deciderà in futuro quali insegnanti chiamare da un ALBO regionale alle/ai quali proporrà un contratto triennale per la propria scuola.
Inoltre, lo stesso PODESTA’ deciderà il Piano triennale per la propria scuola (organizzativo, didattico, etc.), e dovrà solo SENTIRE il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d’Istituto, si sceglierà i suoi tre vice e potrà insindacabilmente elargire i premi ai meritevoli (vengono previsti 200 milioni all’anno per questi “premi”) mentre per tutte/i rimarranno gli attuali scatti di anzianità.
Le tanto sbandierate 150 mila assunzioni in ruolo si riducono a 100 mila e si procederà per le stesse ad attingere dall’ultimo concorso e dalle GAE.
Tutte/i coloro che non sono nelle GAE sarebbero, quindi, precarie e precari morte/i che dovranno nei prossimi anni rifare il concorso (come detto da Renzi nella conferenza stampa “vinci il concorso e sei dentro, non vinci il concorso e vai a casa).
Questa sottospecie di Presidente del Consiglio ha detto proprio così come se parlasse del passaggio del turno di una squadra di calcio in coppa Uefa e non della vita di decine di migliaia di persone.
Che VERGOGNA e che SCHIFO!!!
Tutto ciò alla faccia della Sentenza Europea che, ovviamente, sul punto non discrimina tra le fasce e le graduatorie per coloro che hanno avuto 36 mesi di contratto e che hanno, invece, DIRITTO al Contratto a Tempo Indeterminato.
Il peggio del peggio.
Alleghiamo il Comunicato Stampa odierno del portavoce Nazionale COBAS ed il testo del Disegno di legge del 12 marzo 2015
per i COBAS Scuola Sardegna
Nicola Giua
allegati:
Caro Lello,
ti sfugge un particolare non insignificante che diversifica i precari e le precarie della scuola sia dalle altre categorie del pubblico impiego che del privato.
Una quindicina di anni fa è stata varata una Direttiva Europea che prevedeva l’obbligo del contratto a tempo indeterminato (per tutti i settori pubblici e privati) per coloro che superavano i 36 mesi di lavoro.
Ovviamente tale direttiva è stata approvata in sede europea anche dall’Italia.
Il Parlamento italiano, con comodo e dopo alcuni anni, ha approvato la legge di recepimento della direttiva europea nell’Ordinamento Italiano (questo prevede la legge) e nel farlo ha dichiarato nella stessa legge italiana che quanto previsto nella direttiva valeva per tutte/i le/i lavoratrici/tori italiane/i TRANNE che per le/i PRECARIE e PRECARI della SCUOLA.
Dopo 15 anni, lo scorso dicembre 2014, la Corte di Giustizia Europea ha condannato lo Stato Italiano e ha deciso che tutte/i coloro che hanno più di 36 mesi di contratto, anche nella SCUOLA, hanno diritto alla stabilizzazione.
Quindi la situazione è diametralmente opposta a come viene raccontata dai media, dal regime, e da come viene compresa da molte, troppe persone.
Invito poi tutte/i a essere sempre attente/i a come si interviene perchè non parliamo di bruscolini ma di PERSONE che hanno anche 15/20 anni di precariato alle spalle e spesso non certo per loro demerito ma perché con i tagli selvaggi degli ultimi anni (e la Direttiva Europea violata per il precariato scuola) non è mai stata fornita la possibilità di stabilizzare la propria posizione lavorativa nella scuola.
Molte/i di queste/i colleghe/i non hanno vinto un solo concorso ma spesso ne hanno superato 2, 3 o 4 ed hanno oltretutto speso decine di migliaia di Euro negli ultimi anni per ottenere le abilitazioni all’insegnamento appaltate alle Università.
Ribadisco che la frase di Renzi durante la conferenza stampa di giovedì scorso: “Vinci il concorso e sei dentro, non vinci il concorso e vai a casa” non solo è stupida ma assolutamente sintomatica del rispetto, tendente allo zero, che questa sottospecie di presidente del Consiglio ha nei confronti di lavoratori e lavoratrici in grande sofferenza ed in trepidazione per il loro futuro.
Infine, vorrei chiarire che la proposta Renzi prevista nel Disegno di Legge di chiamata diretta dei docenti dagli Albi professionali è un ABOMINIO e viola palesemente la Costituzione, sarebbe un incentivo alla corruzione ed al clientelismo e certamente non migliorerebbe il livello delle/degli insegnanti.
Esistono sistemi simili in Italia?
I medici, gli infermieri, i magistrati, gli impiegati Comunali vengono chiamati dal Dirigente di turno da un ALBO?
Non mi pare che sia così e questo acclara vieppiù la follia della proposta renziana.
Un saluto
Nicola Giua
COBAS Scuola Sardegna
Vinci il concorso e sei dentro, non vinci il concorso e vai a casa”, è così in tutte le categorie non vedo perchè per la scuola dovrebbe essere diverso,il preside potestà,quello è sbagliato.
Sul concorso ha ragione. Chi è in gae ne ha vinto uno. Facciano altrettanto gli altri. Sono stati i sindacati con le loro pretese a rovinare la scuola, che non è un ufficio di collocamento. Certo non ha senso il potere dato al dirigente. La scuola diventerebbe ancora più corrotta e meno meritocratica dell’università italiana, con le sue cosche di mafiosi e il suo giro di prostituzione.
Sacrosanto ciò che scrivete ,
ma perché rimandare lo sciopero a maggio, quando la nave affonda ora?
Non sarebbe meglio far sentire il dissenso, la rabbia per le umiliazioni che siamo costretti a subire ?