Documento assemblea Liceo Artistico di Cagliari
Come “nuova” docente del LAC mi trovo ad affrontare una delle più antiche battaglie della scuola: quella delle sedi. Infatti da sempre il LAC non ha una sede definitiva e questo a.s. il problema si è aggravato. So che anche il Pertini sta affrontando gli stessi ostacoli dovuti a una complicata serie di attribuzioni di competenze in materia di edifici scolastici. In definitiva le istituzioni non si prendono la responsabilità di deliberare perchè evidentemente non hanno chiaro il concetto di “diritto allo studio” che viene subordinato alla gerarchia di competenze istituzionali. Ci vuole una presa di posizione politica di fronte a un problema che va risolto non dagli ingegneri di turno ma da un comitato in cui tutte le componenti istituzionali, compreso l’URS, dialoghino tra loro per ridisegnare la mappa delle scuole cittadine e ascoltare le esigenze e problematiche delle scuole . Chiedo a tutti i colleghi di partecipare nei modi possibili (condividendo documenti, sottoscrivendoli con raccolta di firme) per esprimere solidarietà . Se partiamo dalla idea che i docenti sono una comunità indipendentemente dalle scuole di appartenenza, potremmo inaugurare una nuova prassi attraverso la condivisione delle lotte per mostrare pubblicamente la solidarietà. Potremmo farci sentire in questo modo per non essere lasciati soli ad affrontare tutti i problemi che dovremmo affrontare per dimostrare che la “Scuola pubblica ” , qualsiasi nome abbia, è affare di tutti. Ovviamente questa richiesta e riflessione parte da una situazione “particolare e contingente” e qualcuno potrebbe definirla come difesa del proprio orticello ma ribadisco che la prassi condivisa che ho invocato fugherebbe tale il rischio in quanto la forma “pubblica” e dimensione “politica” verrebbero garantite dal fatto che tale iniziativa è fatta per difendere il “diritto allo studio”.
Laura Parisi
Questo è il documento scaturito dall’assemblea dei genitori e docenti del Fois che chiediemo di condividere:
La Provincia di Cagliari gioca a “monopoli” con le scuole
L’assemblea di genitori e docenti del Fois, tenutasi in data 10 settembre 2016, a seguito di un messaggio su Whatsapp inviato alla Dirigente Scolastica prof.ssa Ignazia Chessa, concernente la scelta da parte della Provincia di una sede succursale da destinare al Fois per scongiurare i doppi turni, prende atto che tale decisione disattende nella maniera più assoluta le richieste e le proposte espresse da tutte le componenti della scuola. Ci preme sottolineare che la Provincia, dopo aver speso soldi pubblici per insonorizzare le aule del Leonardo da Vinci destinate alle classi del Liceo Musicale e dopo aver speso soldi pubblici per adeguare le aule dell’istituto Besta 2 destinate alle classi del Martini, con decisione incomprensibile e unilaterale impone, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, il trasferimento coatto e discriminatorio delle classi del Fois presso l’istituto decentrato del Besta 2 di Monserrato.
Nonostante la richiesta di poter permanere al Leonardo da Vinci di Cagliari almeno fino alla conclusione dei lavori di ristrutturazione della nostra sede centrale – lavori iniziati a giugno e che dovrebbero essere completati nel giro di 100 giorni – gli organi competenti hanno deliberato questo assurdo trasferimento dimostrando un atteggiamento sprezzante e autoritario nei confronti del diritto allo studio dei nostri studenti e nei confronti delle famiglie, che hanno scelto il Liceo Fois sapendo che le sedi sarebbero state le tre già in uso: la sede centrale nel complesso di San Lucifero a Cagliari, la sede staccata in via Bixio a Pirri e la sede del musicale al Leonardo da Vinci di Cagliari.
Ciò premesso, l’assemblea decide di intraprendere azioni legali per danni morali e di immagine, perchè il trasferimento imposto con una tempistica così tardiva, considerato che la popolazione scolastica del Fois è di 850 unità, di cui 44 con disabilità anche gravissime, getta scompiglio nell’organizzazione delle attività scolastiche il cui inizio, già complicato di per sé, rischia di diventare ingestibile: di conseguenza, tutto ciò compromette il fondamentale diritto allo studio tutelato dalla Costituzione.
Le componenti riunite manifesteranno il loro dissenso verso il trasferimento al Besta 2 con lezioni all’aperto, forum sui social, presidi per raccolta firme, incontri con personalità della cultura e della politica per spiegare l’importanza dell’istruzione artistica e musicale, per sottolineare la necessità della sua centralità in ambito cittadino e l’indissolubile legame col suo tessuto sociale. Il liceo artistico e musicale di Cagliari deve e può stare a Cagliari. Non abbiamo intenzione di trasferirci in sedi decentrate che rendano impossibile o ingiustificatamente complicata la frequenza dei nostri figli e dei nostri alunni.
Docenti e genitori del Fois