GAZA E L’ ELITE OCCIDENTALE SIONISTA

Sarebbe ingenuo pensare che i crimini dell’esercito israeliano contro i Palestinesi sulla striscia di Gaza siano dovuti solo alla follia omicida dell’attuale dirigenza sionista. Una tale arroganza, in totale disprezzo della dignità e della vita di tutto un popolo, è resa possibile dall’approvazione dell’elite sionista occidentale in Europa, negli Stati Uniti…
Le proteste da parte dei vari organi internazionali sono di prammatica, per “correttezza” istituzionale, ma non traspare in nessun atto una reale volontà di condanna e di intervento “umanitario”. Lo stesso Consiglio di Sicurezza bloccato dagli Stati Uniti, principale alleato di Israele…
Il fatto è che le “democrazie” occidentali accettano di fatto, senza riserve, che Israele abbia un regime apartheid in patria, che eserciti violenze continue contro i beduini e i Palestinesi espropriando case, alberi, terre, che favorisca le aggressioni dei coloni sempre impuniti, che metta nelle sue galere bambini e adulti con procedure giudiziarie a dir poco medievali.
Con Israele si celebrano missioni militari congiunte(vedi Siria, Ucraina, Iraq, Yemen), alleanze segrete(vedi stato islamico e terroristi di varie specie, servizi segreti), colpi di stato, esercitazioni Nato…
L’Israele sionista è ormai parte integrante dell’Occidente imperiale. I suoi crimini vengono accettati. Il ruolo che occupa in Medio Oriente è decisivo per l’egemonia politica e militare dell’elite politico-finanziaria. Per Nelson Mandela “un cancro da estirpare”…Per Trump, May, Merkel, Macron uno straordinario strumento di destabilizzazione del Medio Oriente.
Quindi lasciamoli fare. Che continuino a dire menzogne, come hanno sempre fatto, inventandosi aggressioni dal mondo arabo, come era avvenuto nella finta guerra el 1948 con il re Abdullah di Transgiordania, come era avvenuto nella guerra dei sei giorni contro Nasser che fece di tutto per evitarla.
Che continuino nelle loro vittimizzazioni. Odiati da sempre dagli arabi. Falso naturalmente. Invece accolti, come si evince dalle testimonianze di ebrei non sionisti. Poi, con la penetrazione massiccia dei sionisti, ai primi anni del novecento, tutto cambia. Con violenza inaudita, con armamenti concessi dalle grandi potenze. Villaggi distrutti, saccheggio, omicidi, stupri…Barbarie…una storia che Hollywood non ha mai raccontato e che non racconterà mai. Figuriamoci Spielberg…
Quanto grande fosse la menzogna “una terra senza popolo” lo si può dedurre dall’espulsione di almeno settecentomila palestinesi prima che venisse proclamato, grazie alla compiacenza dell’ONU, lo stato israeliano.
L’attacco contro la popolazione di Gaza che vuole ricordare l’espropriazione delle terre e celebrare il ritorno a quelle terre è stato feroce (inutile dire illegale: tutte le azioni militari di Israele sono illegali e contrarie al diritto internazionale). 16 Palestinesi assassinati. Per Netanyahu e per i media è stata una legittima azione di difesa, come se i manifestanti volessero invadere lo stato di Israele, con armi sofisticate come fionde e bottiglie molotov…
Le manifestazioni di questo grande popolo dureranno fino al 15 maggio in ricordo della Nabka (la catastrofe). Potremmo assistere ad altre nefandezze, all’uso massiccio di droni e gas lacrimogeni, di colpi di artiglieria per colpire gli affiliati di Hamas confusi nella folla…ma è certo che non vedremo recedere lo spirito di lotta e la rabbia dei Palestinesi per i morti assassinati.
Un’ultima osservazione dedicata agli organizzatori del giro d’Italia, sionisti e provocatori.
Invece di partire con delle tappe che si svolgono là dove sono morti tanti Palestinesi, là dove erano state costruite delle moschee, edificati dei cimiteri…non sarebbe stato più vantaggioso per il diletto degli spettatori televisivi e per maggiori incassi dalla pubblicità…che il giro passasse accanto alle rovine di Gaza, all’agricoltura distrutta dai diserbanti e dai defolianti irrorati da aerei israeliani…e magari, con un pò di fortuna… si potesse assistere ad una qualche “difesa” armata dell’esercito?

Antonello Boassa

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