Lettera alla ministra Carrozza – di Ettore Cannas –
Gentilissima Ministra, mi chiamo Ettore Cannas e insegno una disciplina pratica in una scuola professionale sarda. In sintonia con la materia da me impartita, e nel rispetto del Suo tempo e della verità, che se è tale si mostra allevidenza, ometterò di riportare argomenti deduttivi e postulati attenendomi solo ai fatti.
È un fatto che la scuola professionale nasceva dalle ceneri dell avviamento professionale di gentiliana memoria, e che rispetto a questa ne sanava limpianto classista.
È un fatto che la riforma Gelmini dal suo esordio ha causato, nella maggioranza delle scuole professionali, un forte ridimensionamento del numero di studenti iscritti.
E sempre un fatto che lindirizzo meccanico, articolazione termico e operatore alle macchine utensili, ed elettrico, articolazione elettrotecnico ed elettronico, profili e attività richieste dal mercato del lavoro, sono stati aboliti e sostituiti con quelli di manutentore, figura che nella genericità di profilo non trova corrispondenza nel mondo del lavoro se non come operaio generico e ancor meno risponde agli interessi degli studenti.
A tal riferimento appare grottescamente surreale leggere sulle pagine dei giornali, e on-line, che fra i mestieri più ricercati figurano i tornitori
(skuola.net) e i diplomati nel settore meccanico, più di 15000, elettrotecnico, più di 4000 (report sistema informativo Excelsior Unioncamere e Ministero del
lavoro), e che fra le professioni del futuro sulle quali puntare nei momenti di crisi economica, spiccano quelle di operatori Cad-Cam (Sito del Ministero del Lavoro).
In buona sostanza, quel che richiede il mercato risponderebbe esattamente a quel che facevamo prima della riforma.
In conclusione, omettendo di formulare giudizi, mi chiedo se Lei non ritenga necessario, se non doveroso, rivisitare con maggiore attenzione e lungimiranza limpianto di riforma dellistruzione professionale.
Ringraziandola per il tempo dedicatomi, Le auguro buon lavoro.
Ettore Cannas
Occorrerebbe farne un manifesto! Era e continua ad essere così.
non fa una piega!
non fa una piega
parole sante