L’IMPERO FRANCESE E’ FEROCE. GIUSTO. MA DA CHE PULPITO VIENE LA CRITICA
Sarkozy, Holland ed ora Macron, è vero, hanno attuato politiche terroriste in questi ultimi anni. Dalla distruzione della Libia che stava progettando una nuova moneta e banche di investimento in diverse aree del Continente1) alle bande di assassini gestite da Holland che hanno devastato il Mali ed il Centrafrica2) ed alla perpetuazione del dominio politico, economico, monetario sulle sue 14 “colonie” africane e su quelle oltre Oceano, dominio particolarmente feroce ed inusuale nella neo-colonizzazione moderna, caratterizzato tra l’altro dall’assassinio di capi di stato che tentavano di uscire dalla tagliola dalla moneta (FCA) imposta dall’Impero francese.
Ma quando si vuole contestare un governo ed uno stato che ancora, pur in decadenza, ha un peso di rilievo, le critiche mosse da un vice Presidente del Consiglio non possono essere generiche e devono invece essere precise e circostanziate.
Il dominio della Francia non si basa su tecniche da ladri di polli, bensì su un ben congegnato sistema di prevaricazione fondato sull’emissione di una moneta (FCA) con cambio fisso, sul deposito del 50% delle riserve estere in un conto segreto del Tesoro francese. su diritti di prelazione in riferimento ad appalti, a concessioni minerarie, sull’occupazione nel territorio di basi militari francesi…3)
Non mi dilungo sui dettagli micidiali dei patti coloniali formatisi a valle delle “indipendenze”… controllate, a sovranità limitata. Né mi soffermo sulle atroci vicende relative ai capi di stato e ai rivoluzionari assassinati che contestavano appunto gli iniqui patti coloniali.
In fondo, le critiche dilettantesche dei nostri eroi (Di Maio e Di Battista) non mettono a nudo neanche in minima parte gli orrori commessi in Africa ed altrove dai nostri cugini. Basti pensare al genocidio in Algeria che ha pagato a durissimo prezzo la sua reale indipendenza.4)
L’elemento positivo di tale attacco a gamba tesa di Di Maio, attenuato subitamente da Conte che, in veste di pompiere, ha voluto esprimere l’inossidabile amicizia tra i due Paesi. sta nel fatto che può risvegliare un dibattito serio, non solo sul colonialismo francese, ma anche su quello italiano, europeo, israeliano, statunitense.
Nessuno innocente.
Che di un dibattito che coinvolga la popolazione e i militanti sia una cosa urgente lo si è potuto tristemente notare dagli interventi sulla carta stampata e sui social che hanno giudicato strampalate le dichiarazioni al veleno del duo Di Maio/Di Battista sulla condotta francese nei confronti delle sue 14 “colonie” africane, come fossero delle fakes…se è comprensibile l’analfabetismo dei seguaci del PD et similia, non è giustificabile l’ignoranza di coloro che vogliono essere di opposizione reale ai giallo-verdi. Il torto del duo pentastellato sta nelle riflessioni superficiali sul meccanismo monetario e finanziario che opprime le ex colonie, ma non certo nell’aver accusato i Transalpini di disonestà e di ipocrisia (come si evince, tra l’altro, sulla questione migranti).
Ipocrisia infatti che non riguarda solo il governo dei nostri “cugini” ma che riguarda anche il nostro governo, coinvolto direttamente nella colonizzazione e nel sostegno delle guerre di aggressione dell’Occidente.
Si pensi alla ministra Trenta, orgogliosa del ruolo che giocano i nostri militi in Afghanistan in aiuto alle truppe occidentali di occupazione, si pensi alla nostra ministra della difesa, soddisfatta del sostegno che da alla nostra sicurezza il MUOS di Niscemi (funzionale alla comunicazione militare planetaria Usa), giudicato indispensabile per la salvaguardia del Mediterraneo dal terrorismo, come , del resto, la base USA di Sigonella, predisposta per le azioni terroriste ed omicidarie dei droni in Medio Oriente ed in Africa…
Si pensi al premier Conte che va negli States per prendere ordini da Trump. Sì ai cacciabombardieri F-35…sì alla TAP , corridoio energetico in funzione antirussa e, per quel che riguarda il Bel Paese, distruttivo sul piano ambientale…sì ovviamente alla costruzione del MUOS…
Si pensi alla base militare italiana a Gibuti 5) per affiancare operazioni guerresche dell’Occidente pacifista, con particolare attenzione alla Somalia…
E non va trascurato il progetto coloniale in Libia, con il governo fantoccio di Tripoli. Per il quale, l’esecutivo nostrano, come quelli precedenti, spende milionate di euro per difenderlo dalle milizie tribali ostili e per dotarlo di guardiacoste capaci di operazioni di rastrellamento di migranti nel Mediterraneo al fine di smistarli nei lager di contenimento per i fuggiaschi.
E non vanno trascurate le possenti trivelle dell’ENI non solo in Libia, ma anche in Nigeria e in molte altre aree africane dove si rende necessaria la collaborazione degli States e della stessa Francia per una più agevole penetrazione degli italici interessi…
L’Italia coloniale, a sua volta colonizzata dagli States (vedi Ghedi, Aviano, Quirra, Teulada, Gaeta, Vicenza, Niscemi, Sigonella…)6) e dalla UE (Sovranità limitata, legislazione conforme ai trattati, Costituzione violata dai diktat germanici)…su tali questioni avviene un totale depistaggio non solo da parte dei giallo-verdi ma anche dalle false ed ipocrite opposizioni che cianciano del dito ma non vedono, o fanno finta di non vedere, la luna…
NOTE
1)Il programma interrotto con l’aggressione Nato(l’Italia complice importante) : Banca africana d’investimento in Libia, Banca centrale africana in Nigeria, Fondo monetario internazionale in Camerun
2) Vedi i miei tre articoli “Mali e Repubblica centrafricana…” in “Una parola contro le guerre” dicembre 2013
3) Vedi, tra i molti interventi critici, Mohamed Konare “L’Africa può risorgere” Byoblu 4/8/2018 e Nicoletta Forcheri “I conti segreti…” Byoblu 26/12/18
4) “I dannati della Terra” capolavoro di Franz Fanon, molteplici edizioni Torino, testo fondamentale per la comprensione della “negritudine” e della tragedia dell’Algeria e dell’Africa
5) Vedi innanzitutto Manlio Dinucci ” Il grande gioco delle basi…”Il manifesto gennaio 2019
6) Puntuale, come suo solito, l’articolo di Alessandro Marescotti ” Il M5s accetta i diktat…” Peacelink gennaio 2019
Antonello Boassa