MINNITI IL “RISOLUTORE”
Nel bel film “Lo chiamavano geeg robot” il telecronista auspicava un mondo dove un supereroe potesse vegliare su di noi regalandoci protezione e sicurezza.
Gli italici hanno finalmente qualcuno che li può rassicurare.
E’ il ministro degli interni Minniti che, dato il suo alto livello di coscienza morale, ci protegge da quelle manifestazioni scomposte zeppe di sobillatori con misure di polizia che la popolazione neppure vede, bloccando gli arrivi di facinorosi, applicando il daspo politico, impedendo l’uscita dalle abitazioni. Certo, i disturbatori che sfuggono dalle reti ce ne sono e, data la loro malacreanza, è giusto che vengano massacrati dalla polizia che è al servizio del corredo urbano.
Il Minniti, forte anche dei suoi successi diplomatici assieme agli altri due cervelloni, Alfano/Gentiloni( vedi ad esempio il sostegno politico militare ad al-Serray, detto”il nulla di Tripoli” e non ad Haftar, ormai padrone della Libia), oltre che delle teste rotte in tante piazze del Bel Paese, ha pensato anche di risolvere il non trascurabile problema dei “flussi migratori”, fenomeno naturale, purtroppo non condizionato dall’uomo, con misure di sinistra.
E’ insorta la solita canea comunista e “progressista” per aver usato il termine “sinistra”. Sono dalla sua parte. Tutta questa gente di colore dove la mettiamo? Certo se li facciamo lavorare con salari non eccessivi (per esempio tre euri all’ora) possono portare un po’ di soldi all’Inps, se naturalmente vengono versati i contributi. Tuttavia in questa ambigua mescolanza di femmine e di maschi (particolarmente bianco/nero o nero/bianco) viene perduta la purezza della razza italica che ha saputo sterminare i briganti del Meridione, che in Libia, in Somalia, in Etiopia e nella repressione nazifascista ha dimostrato il suo valore e, per dirla con Minniti, un alto livello morale
Dove li mettiamo? Ci sono i sacri accordi con quel mostro saccheggiatore che si chiama Unione europea che dobbiamo rispettare e quindi non possiamo sprecare decine di miliardi per case, scuole, sanità bensì investire negli armamenti di terra, di aria, di mare per essere all’altezza delle grandi potenze destinate a governare miliardi di persone (di cui- diciamolo pure- alcuni inutili)
Non c’è posto. Abbiamo dei problemi seri. I muri spagnoli sono un colabrodo. L’assalto potrebbe interessare a breve la Sardegna occidentale…Dobbiamo vigilare il mare, rispedire al mittente le Ong, comprese ci dispiace quelle di Soros, permettere a al-Serray di ampliare in tal frangente le acque territoriali e bloccare barche, barchini, gommoni con l’aiuto dei nostri alleati che abbiamo addestrato ed armato. E che si impegneranno o a cacciarli nel deserto, dove ognun per sé, oppure in galere che, mi rendo conto, qualcuno potrebbe considerare disumane. Vi saranno dei “negri” che moriranno in mare perché nessuno andrà a soccorrerli. Bene. Così si manda un messaggio forte. Non partite altrimenti crepate.
Sono dalla parte di Minniti. La sua è una posizione di sinistra. i selvaggi verranno ricacciati indietro e il popolo di sinistra, come quello di destra, come anche quello né di destra né di sinistra, potrà passeggiare e pavoneggiarsi tranquillo nelle vie cittadine del corredo urbano.
Minniti, con grande coraggio, ha saputo respingere le mozioni di destra che giravano nell’aula parlamentare e anche in settori del governo che ipotizzavano postazioni di militari sulle nostre coste che mitragliassero coloro che mettessero piede a terra, donne, uomini, bambini, di qualunque colore,di qualunque nazionalità.
Minniti ha sentito soffrire la sua coscienza e ha saputo opporsi … e questo è un merito che non gli viene riconosciuto. Ma al contempo sarà benedetto da quel popolo schifato di trovarsi dei “negri” dappertutto, nelle piazze, nelle vie cittadine, negli autobus, nelle spiagge, con quei ridicoli borsoni, con quella inutile chincaglieria o con prodotti taroccati
Antonello Boassa