PATER VOSTER (i baby leaders e il giocattolo dell’onestà)
i babbi più famosi d’italia sono oggi indubbiamente il babbo del baby-leader luigi di maio e il babbo del baby-leader matteo renzi; non si tratta di una eslusiva assoluta (si pensi al babbino di maria elena boschi) e non si tratta solo di babbi (si pensi agli ex ministri lupi, guidi, ecc.);
nella casistica generale il
fenomeno, che è vecchio come adamo ed eva, comporterebbe che i figli siano esentati dall’ombra dei peccati dei padri, e in questo io sono per la totale innocenza di di maio, renzi, boschi, ecc.; tuttavia, in un paese la cui storia politica è segnata fino al crimine familiare da parricidi e nepotismi, la regola politica esige che non solo cesare sia immacolato, ma anche la moglie di cesare e di qui tutta quanta la parentela;
ma non è questo il punto: il punto più importante e più sommerso, in senso squisitamente psicoanalitico, sta in una particolarissima variante del complesso edipico, quella per cui da babbi spregiudicati che esibiscono un rapporto di beffa nei confronti della legge si generano figli che non stanno nei panni per la fregola di mettersi alla prova messianica di baby leader dell’onestà;
in questa situazione vi è insieme un aspetto comico e un aspetto tragico:
il comico sta nel giocattolo, in quanto una cosa essenzialmente da adulti, l’onestà, viene talmente giocherellata da questo tipo di bambini da diventare una fissazione e una perpetuazione dell’età infantile, e questo spiega l’infantilismo patologico di tipi come di maio e renzi;
il tragico sta nel fatto che la fissazione,
congiunta all’autoesaltazione di questo ego giocattolesco, è tanto violenta nell’accusare le presunte disonestà degli altri quanto cieca nel non vedere le disonestà reali grazie alle quali si è stati ingozzati fin da piccini in casa propria;
io non ne faccio una colpa a questi poveri eterni bambini, perchè in fondo sono dei piccoli disgraziati; ne faccio invece una colpa alle società che cadono tanto stupidamente nel loro teatrino di zorro e di sarah kay, tanto farne tragicamente i propri giovani salvatori senza macchia e i provvidenziali rinnovatori della vecchia politica: i baby leader, appunto;
quanto al rapporto tra questi due presi a caso, di maio e renzi, è tempo perso il disquisire su chi è meglio e chi è peggio o se i casi in questione siano diversi: i casi sono uguali ”come” gocce d’acqua; sottolineo il ”come” in quanto se di maio ha urlato ai cittadini la necessità delle dimissioni di renzi a prescindere, tutti i cittadini hanno il dovere di esigere le dimissioni di di maio a prescindere; perchè?
il pater noster, straordinario testo di psicoanalisi, contiene un passaggio che nella forma di preghierina è sempre meditato molto poco, ma che nella forma di lezione di saggezza è invece fondamentale per schiodare i bimbi dall’infantilismo, e riguarda la misura di sè nel saldare i propri debiti; essa dice: rimetti a me i miei debiti ”come” io li rimetto ai miei debitori;
non si tratta solo dell’equivalenza delle ombre di cotanti babbi su due ex baby leader, si tratta di tutta la concezione della politica, che è sempre soggetta a tramutarsi nell’arte contraria di quanto recita questa preghiera cristiana: urlare contro i debiti degli altri, affinchè nessuno, e tanto meno io, abbia da vedere i debiti miei
Gian Luigi Deiana