24 SETTEMBRE 2013 – Incontro al MIUR e Audizione alla VII Commissione Cultura della Camera
COBAS-INIDONEI-ITP-PRECARI-MATERIA ALTERNATIVA-MODELLI VIVENTI-QUOTA 96
Ieri è stata veramente una giornata campale, tra il sit-in con incontro al MIUR nel pomeriggio e l’audizione alla VII Commissione Cultura della Camera in serata, siamo stati ancora una volta protagonisti della scena politico-sindacale.
Il sit-in ha visto la partecipazione di circa cento persone, tra docenti e assistenti amministrativi e tecnici, provenienti da più regioni e appartenenti a più spezzoni di categoria, con un “cartello” che è diventato l’emblema di una nuova e significativa forma di mobilitazione.
Una lotta comune, per la difesa di diritti e lavoro, che unisce i lavoratori e le lavoratrici della scuola che invece, normalmente, risultano essere divisi e in conflitto tra di loro. Questa è stata, ed è, la forza di questo movimento, che i Cobas rappresentano attraverso la pratica della democrazia diretta e che sino ad ora ha riportato alcune significative vittorie.
L’incontro con i funzionari del MIUR, che non ci avrebbero voluti ricevere, ma che sono stati costretti a farlo per la determinazione con la quale i presenti hanno rappresentato la loro ferma volontà di non recedere dalla richiesta, arrivando a bloccare il passaggio di coloro che volevano entrare al MIUR è stato, per la prima volta, possiamo dirlo , la conferma del nostro successo.
Non perché non ci siano ancora molte questioni da risolvere, ma perché, per la prima volta in due anni, i rappresentanti del MIUR presenti all’incontro ci hanno esplicitamente detto che il risultato raggiunto per “inidonei” e precari AA AT è stata una vera e propria vittoria, raggiunta solo per merito della determinazione, continuità e fermezza dimostrati dai Cobas e dai lavoratori e lavoratrici nella difesa di inalienabili diritti.
Anche i nostri più ostinati “ catastrofisti”, che per tutta la durata dell’incontro hanno posto obiezioni e rilievi, hanno alla fine ceduto e hanno dovuto convenire con i funzionari che il più è stato fatto, anche se ancora altro dobbiamo fare.
Gli inidonei,infatti, non transiteranno più obbligatoriamente nei profili amministrativi e tecnici della scuola, i precari AA e AT riceveranno circa 3.500 posti per le immissioni in ruolo , gli ITP C555-C999 potranno transitare su classe di concorso se in possesso del titolo di studio ( non solo del titolo abilitante), i Modelli Viventi hanno avuto il riconoscimento delle dotazioni finanziarie per l’assunzione del personale.
Ora è la volta della Materia Alternativa e degli ATA e docenti di Quota 96.
Per la Materia Alternativa è stata posta formalmente la questione dell’obbligatorietà dell’istituzione dell’insegnamento della materia e nella delegazione presente all’incontro c’era anche un rappresentante dell’associazione 31 Ottobre, promotore dell’ordine del giorno votato dal Sinodo delle Chiese Metodiste e Valdesi, da cui deriva l’invio della lettera del moderatore della Tavola Valdese al Ministro dell’istruzione. In tale lettera è stata già chiesta la corretta applicazione delle norme che riguardano le attività alternative all’Insegnamento religioso confessionale (IRC), in modo tale che “vengano organizzate dalle istituzione scolastiche nei tempi dovuti e con le modalità previste dalla legge”. Il Sinodo ha infatti ribadito che le attività alternative costituiscono “un servizio strutturale obbligatorio, necessario per garantire la laicità e la parità dei cittadini nell’istruzione pubblica”. Tali richieste sono state presentate anche dalla delegazione presente all’incontro. Sulla questione Quota 96,i rappresentanti del Miur hanno ribadito quanto già detto nell’incontro del 3 settembre, che le difficoltà per la soluzione del problema sono di natura politica e che il Mef e l’inps hanno fatto saltare l’accordo che in prima battuta avervano raggiunto a luglio.Hanno comunque accolto la nostra richiesta di emanare in tempi brevi una circolare ministeriale per verificare e aggiornare la platea degli aventi diritto, dati utili per quantificare in modo esatto la copertura finanziaria” e per smontare la relazione tecnica della Ragioneria dello Stato.
Naturalmente ancora varie cose rimangono da fare: lavorare per la cancellazione dell’obbligo della mobilità intercompartimentale, con ulteriori modifiche del DL 104/2013, inserire nel transito su altra classe di concorso degli ITP C555-C999, anche chi lavora con diploma di Liceo Classico, Liceo scientifico, Liceo artistico, definire con precisione i contingenti per le immissioni in ruolo degli AA AT e i tempi di tale operazione, adeguare le modalità del reclutamento dei modelli viventi con il nuovo ordinamento dell’istruzione artistica. Su tutti i punti in questione ci saranno ulteriori, specifici incontri.
In serata una delegazione Cobas ha partecipato all’audizione informale che si è svolta presso la VII Commissione Cultura della Camera dalle 20 alle 23. All’audizione erano presenti i deputati della Commissione cultura, insieme alle organizzazioni sindacali e le associazioni più rappresentative della scuola, per entrare nel merito dell’analisi del DL 104/2013.
I Cobas, ai quali è stata data per primi la parola ( tempo a disposizione 10 minuti), hanno rimarcato quanto già detto nel pomeriggio ai rappresentanti del MIUR e, dopo aver evidenziato la vittoria raggiunta esclusivamente grazie alla propria mobilitazione, hanno analizzato criticamente il testo del decreto, invitando la Commissione ad operare per abrogare ciò che rimane di contraddittorio e negativo (commissioni mediche, mobilità intercompartimentale). Lo stesso è stato fatto in relazione alla questione degli ITP C555-C999, che non hanno ancora la possibilità di essere trasferiti su classi di classe di concorso affini, per i quali è stato proposto uno specifico emendamento.
Per quanto riguarda il reclutamento dei docenti ( curriculari e di sostegno ), è stata rimarcata la necessità della definizione di un concreto piano di immissioni in ruolo e l’inadeguatezza del contingente oggi proposto nel decreto. Peraltro è stato fatto notare che l’aver escluso dal decreto la questione di Quota 96 ha impedito l’ulteriore acquisizione di 3.500 posti ( secondo i dati del MIUR) per i docenti e ATA, falsando i darti relativi alle disponibilità in organico. Si è richiamata la necessità di entrare nel merito della questione, anche attraverso l’inserimento in quel punto di una norma risolutiva in tal senso. Per il sostegno si è sottolineata l’esigenza di andare oltre la semplice copertura dei posti in organico, per ridefinire i parametri per il riconoscimento della disabilità, nel rispetto dei diritti di genitori e alunni, vista l’insufficienza dei posti in relazione al fabbisogno reale e il tentativo di coprire tale mancanza con i BES che ledono i diritti degli alunni disabili e riducono gli organici di sostegno.
In merito all’art 16 e al finanziamento di 10 milioni di euro per mandare gli insegnanti a ripetizione “ di quiz” , si è rimarcata la necessità di abrogare la norma in questione, vista l’inutilità di tale modalità per risolvere i problemi connessi con l’apprendimento.
Anna Grazia Stammati
( esecutivo nazionale cobas)