IL PASS E’ GREEN COME UNA FOGLIA DI FICO – COBAS Scuola Sardegna

COBAS Scuola Sardegna

IL PASS E’ GREEN COME UNA FOGLIA DI FICO

A due settimane dall’inizio delle attività didattiche in Sardegna e in molte altre Regioni nulla di concreto è stato fatto perché alunni e operatori scolastici possano tornare in sicurezza nelle aule.

Nessuna riduzione del numero di alunni per classe. Nessun incremento del numero dei docenti e del personale ATA. Aule affollate antididatticamente come lo erano prima della pandemia, aule affollate irresponsabilmente ora, con la variante delta del virus che miete sempre più vittime anche tra i più giovani. Non sicuri sanitariamente i trasporti pubblici locali riservati agli studenti e ai lavoratori pendolari, per accedere ai quali, paradossalmente, non è richiesto alcun Green Pass.

La nostra Regione, infatti, come tante altre, ha speso solo una minima parte dei fondi stanziati a tale scopo. Non ci saranno più bus, non ci saranno controllori a bordo.

Così dopo due anni di Covid: tutto come peggio di prima.

Il ministro Bianchi, con la complice responsabilità di alcune sigle sindacali preoccupate di difendere solo l’operato dei Dirigenti sceriffi, con ottusa protervia continua a proporre come unica soluzione, per un ritorno sicuro alla didattica in presenza, il Green Pass obbligatorio per Docenti e Ata, con annesse minacce di sospensione dal servizio e dallo stipendio.

Naturalmente gli studenti, come per l’utilizzo dei trasporti pubblici locali, per accedere a scuola non dovranno esibire alcun Green Pass. Perché?

Troppo complicato controllare milioni di alunni, meglio concentrarsi demagogicamente su una minoranza di addetti che non supera il 10% del totale. Una minoranza che se sprovvista di Green Pass potrebbe sottoporsi a test salivari veloci e gratuiti come chiedono i COBAS Sardegna da mesi.

Questa ipotesi, prevista peraltro nel protocollo d’intesa firmato tra ministro e sindacati c.d. maggiormente rappresentativi, per garantire l’avvio dell’anno scolastico in sicurezza, è stata poi smentita, con una nota unilaterale del Ministero, dietro pressione delle associazioni dei presidi che si sono opposte all’utilizzo di risorse già in possesso degli istituti scolastici per i test salivari gratuiti riservandoli ai soli operatori certificati come “soggetti fragili”.

Noi non ci arrenderemo a tanta arroganza coniugata con incapacità e volontà di coprire carenze e ritardi decennali della scuola pubblica con sotterfugi ipocriti e dannosi.

Non accetteremo tentativi di distrazione di massa per fornire alibi alle inadempienze governative centrali e periferiche criminalizzando coloro che non sono ancora vaccinati.

D’altra parte, se la vaccinazione non rende invulnerabili dal contagio e dalla contagiosità con il mancato rispetto contestuale delle regole sul distanziamento e dell’uso delle mascherine, l’immunizzazione sembrerebbe ostacolare l’insorgere delle forme più severe e nefaste della malattia.

Così a fronte di una situazione pandemica che nella nostra regione sembra aggravarsi fino a decretarne l’imminente stato di “zona gialla” riteniamo che ciascun addetto al settore scuola debba valutare le proprie scelte per orientarle alla più efficace protezione di sé stesso e del contesto in cui vive e lavora.

Ciò premesso i COBAS Sardegna contrasteranno con ogni mezzo il decreto governativo specificamente nella parte che discrimina i non vaccinati non offrendo l’alternativa dei test veloci gratuiti.

Pertanto, dopo aver indetto da lunedì 9 agosto 2021, lo stato di agitazione di tutta la categoria, ribadiamo le nostre richieste ed azioni conseguenti che intendiamo condurre a partire dal 1° settembre 2021:

  • abrogazione dell’art. 9 ter del Decreto Legge 6 agosto 2021, n.111 (Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito scolastico e universitario);

  • rifiuto da parte di docenti e non docenti di effettuare su altro personale controlli relativi ai Green Pass su delega dei Dirigenti perché atto non dovuto;

  • rifiuto da parte dei Collegi Docenti di eleggere referenti-Covid con funzioni poliziesche pagati con il Fondo d’Istituto;

  • rifiuto di mostrare ai dirigenti-sceriffi o loro delegati i Green pass da parte dei vaccinati;

  • azioni giuridiche a tutela del personale docente e non docente eventualmente colpito da sanzioni;

  • annuncio di un sit-in di protesta con richiesta d’incontro con il presidente della Regione Sardegna al fine di ottenere:

  • misure adeguate in materia di sicurezza sanitaria per trasporti pubblici e locali scolastici con la spedita di tutte le somme messe a disposizione a tal fine dallo stato centrale;

  • tamponi salivari veloci gratuiti per gli operatori scolastici sardi ancora sprovvisti di Green Pass garantiti dalla Regione attraverso apposita convenzione con l’ATS.

Cagliari, 29 agosto 2021

                                                                           COBAS Scuola Sardegna

 

 

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