QUANDO HANNO APERTO LA CELLA: i cento giorni di Alfredo – sciopero della fame a staffetta in solidarietà con la lotta

QUANDO HANNO APERTO LA CELLA: i cento giorni di Alfredo
Sciopero della fame a staffetta in solidarietà con la lotta  
 
Da ieri, 30 gennaio 2023, il detenuto Alfredo Cospito, in sciopero della fame da oltre cento giorni nel carcere di massima sicurezza di Sassari, è stato trasferito al carcere milanese di Opera; la motivazione ufficiale del trasferimento è di carattere medico: Alfredo, avendo perso 45 chili ed essendo molto prossimo a condizioni di rischio irreversibili, sarebbe stato trasferito perchè possano essere per lui disponibili condizioni di intervento emergenziale adeguate.
Ora, anche se tale motivazione è assolutamente fondata, essa non rappresenta comunque una svolta, quanto piuttosto per il Governo un modo di prendere tempo.
 
Il “tempo”: non si riflette mai sul fatto che il carcere consiste essenzialmente nell’abolizione del tempo. 
Il tempo viene ufficialmente trasferito nella condanna, ma appena la sentenza viene pronunciata esso viene congelato, sottratto alla vita.
La traduzione di questa condizione di fatto, nelle carceri italiane, segna sul calendario un suicidio ogni quattro giorni: come se in una comune cittadina di 50.000 abitanti ogni quattro giorni passasse il feretro del suicidio.
Il suicidio in cella, l’aspetto forse più inquietante dell’inferno carcerario italiano, rappresenta l’esito di un rapporto psichico non sostenibile tra il detenuto e la clessidra della detenzione.
 
Lo sciopero della fame, tuttavia, può costringere anche il carceriere a fissare lo sguardo sulla clessidra: la denutrizione, lo squilibrio organico, il tracollo di vitamine, la debilitazione generale, non lasciano più molto tempo nemmeno al carceriere.
Prendere tempo, benchè all’interno di frasette del tipo “lo stato non si lascia intimidire“, diventa quindi una provvisoria necessità.
 
Alfredo Cospito non contesta la sua pena, contesta il fatto che essa è stata surrettizziamente gravata del regime 41 bis, cioè l’isolamento assoluto.
La ratio del 41 bis è l’impedimento di comunicazione tra il detenuto e l’organizzazione criminale di cui fa parte, e il limite proprio del 41 bis è la temporaneità del provvedimento.
Senza organizzazione criminale e senza temporaneità del provvedimento il 41 bis è tortura: ripetiamolo, tortura, e tale è il caso di Alfredo.
 
Alfredo Cospito sta lottando per strappare questo ignobile velo, anche oltre la sua personale vicenda.
Strappare il sudario che ricopre un suicidio ogni 4 giorni, strappare il rattrappimento in cui è silenziato il tempo della clessidra, lo sfiguramento della persona in omaggio alla “personalità dello stato”. 
 
Non sappiamo quanto durerà la sua personale battaglia ma coloro tra noi che sono sensibili alle sue ragioni, e che necessitano di aver chiara la condizione di inferno delle nostre carceri, si dispongono a coglierne, almeno per una briciola del proprio tempo, un giorno o due o dieci, l’elementare senso umano: ci proponiamo di condividere il suo sciopero della fame, ciascuno per quanto e per come può. 
 
Questa azione, proposta dall’associazione COBAS SCUOLA SARDEGNA domenica 29 gennaio 2023 al presidio convocato davanti al carcere di Bancali a Sassari, ha avuto inizio il 30 gennaio, nel giorno in cui, col trasferimento di Alfredo al carcere di Milano e col timore che lievita ormai forte nell’opinione pubblica.
Qualcosa forse comincia a muoversi.
 
Invitiamo tutte/i coloro che sono disponibili a partecipare a questa azione collettiva, cioè uno sciopero della fame con passaggio di testimone, come in una staffetta, giorno a giorno, a organizzarsi e possibilmente a rendere pubblica la loro azione. 
 
Come COBAS SCUOLA SARDEGNA ci rendiamo da subito disponibili ad ospitare e rendere pubbliche tutte le segnalazioni di adesione (scrivere a cobasardegna@gmail.com) o comunicare sulla pagina facebook.
 
COBAS SCUOLA SARDEGNA

QUANDO HANNO APERTO LA CELLA i cento giorni di Alfredo – COBAS SCUOLA SARDEGNA

Una risposta

  1. Anonimo ha detto:

    adesione sciopero della fame:
    lunedi 30 gennaio Gian Luigi Deiana – Ardauli
    martedi 31 gennaio Gian Luigi Deiana – Ardauli
    mercoledi 1 febbraio Francesco Cuccu – Ardauli

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