Il vero obiettivo della guerra contro la Libia
IL VERO OBIETTIVO DELLA GUERRA CONTRO LA LIBIA : LA RICONQUISTA NEOCOLONIALE DELL’AFRICA
Per Napolitano la Libia era un “non stato” mentre per Gentiloni era “sacrosanto” abbattere Gheddafi . Presumo che le motivazioni di tali asserzioni derivassero dal fatto che erano state chiuse le basi militari degli States e nazionalizzata la British Petroleum e che secondo la Banca Mondiale ,la Libia “manteneva alti livelli di crescita” che assicuravano – a parere di Manlio Dinucci , studioso molto più affidabile dei personaggi patetici di cui sopra- ” il più alto tenore di vita in Africa” , facendo registrare “alti indicatori di sviluppo umano” , tra cui l’accesso universale all’istruzione primaria e secondaria e un iter assistito a quella universitaria . Secondo il professor Giorgio Del Bocca ” la Libia era un paese ricco dove si viveva bene” Certo è ,come ci ricorda Maria Grazia Bruzzone , che la mortalità infantile dal 1980 era “precipitata” e che la stessa aspettativa di vita era salita da 61 a 74 anni . Gratuito il sistema sanitario . La jamahirya libica popolare non garantiva grandi spazi democratici , nè risultavano assenti episodi di grave repressione(vedi immigrati “clandestini”) , ma come sanno coloro che conoscevano adeguatamente la situazione ,Gheddafi stava ormai prevalendo sui jihadisti ed era in procinto di avviare importanti riforme democratiche , quando la barbarie della Nato è precipitata sulla Libia bloccando possibili interessanti esiti di giustizia sociale .
Sorvolando sul fatto che le mie affermazioni sulla Libia appariranno bizzarre a chi ha saputo informarsi solo tramite il pervasivo tam tam mediatico del sistema Pd di governo , intendo ora sottolineare il “grande successo militare”di Africom e della Nato nella devastazione della Libia che apre le porte alla riconquista dell’Africa , una volta assassinato l’uomo politico che-cito ancora Manlio Dinucci- “aveva reso possibile con i suoi investimenti la nascita di organismi che avrebbero potuto realizzare l’autonomia finanziaria dell’Africa , la Banca africana di investimento (in Libia) ,la Banca centrale africana(in Nigeria) , il Fondo monetario africano (in Camerum)” .
L’Africom (Commando africano dell’esercito usa) coordina tutte le operazioni militare usa in Africa . Composto di poche migliaia di soldati americani ,combatte per procura . Saranno gli indigeni a rischiare la vita . Il suo compito sarà fondamentalmente di direzione . I soldati usa saranno impegnati nell’addestramento e nella formazione . L’Africom vigilerà sugli stati africani perché tramite le ambasciate facciano gli interessi degli States a discapito del gigante cinese ben radicato nel continente .
Per scoraggiare la presenza cinese e per poter fare a piacimento dei colpi di stato contro governi riottosi risulta estremamente utile la penetrazione di bande terroriste (opportunamente addestrate) per creare destabilizzazione e favorire interventi “democratici” o “umanitari (vedi Mali e Repubblica centafricana affidati alla “manovalanza francese ,principale alleato Usa in Africa) .
Gheddafi ,elargitore di miliardi di dollari in tutto il continente per opere infrastrutturali ,auspicava “gli Stati uniti d’Africa ,con una moneta unica , senza dazi , con un esercito unico . Idee utopiche forse ma pericolose perché fautrici di un recupero dell’orgoglio nazionale a fronte di nuovi e antichi colonizzatori .
Per Africom ,con l’assassinio del colonnello , è tutto più facile . Con la “somalizzazione” della Libia , si aprono ampi spazi per una “discesa” in forza di tagliagole , per una ulteriore disaggregazione del Continente ,per l’occupazione militare (la UE propone il suo fattivo contributo) .per il saccheggio delle risorse .
Come a suo tempo vennero assassinati “nemici” dell’Occidente come Lumumba ,Sankara ,Cabral ,anche Gheddafi doveva essere assassinato…e la Libia ridotta in pezzi..
di Antonello Boassa