L’impero USA in affanno
L’impero USA in affanno. Dal medio all’estremo Oriente. Problemi in America Latina ed in Europa
Il dollaro stampato con disinvoltura dagli States ha permesso all’Impero di rifornire di liquidità il complesso industriale/militare per ampliarne la sua enorme potenza di fuoco e di favorire le transazioni commerciali internazionali dato il suo arbitrario valore di valuta di riserva (dal 1971 nessun riferimento all’oro) .
Ma stiamo assistendo al ridimensionamento irriversibile . Da qui-credo-una delle ragioni della ridotta capacità di governo mondiale degli States .
L’Impero celeste non solo si è appropriato di gran parte dell’oro della Federal Reserve , oltre che essere il maggior creditore del Tesoro USA . Sta per mettere in opera un sistema di transazioni commerciali/finanziarie che frantumerà il monopolio che gli USA avevano sempre avuto con il SWIFT… ed è ad un passo dal disporre dei “diritti speciali di prelievo” nel FMI che renderà di fatto lo Yuan moneta di riserva internazionale
I media degli States accusano Obama di essersi fatto ridicolizzare in Asia . La verità sta nel fatto che i progetti dell’AIIB (infrastructure asian investment bank) non potevano che sbaragliare la concorrenza Usa . “La via della seta” come risultante di investimenti plurimiliardari ipotizzati dai Cinesi non poteva non sollecitare i pruriti di crescita impetuosa non solo dei confinanti paesi asiatici e del Pacifico ma anche ( con grande scorno degli States) di Gran Bretagna , Francia , Germania ,Italia che hanno immediatamente chiesto l’adesione .
Attenzione ! la Cina si pone con questa iniziativa (e con altre come la Banca Brics , come il forum Apec…) con una prospettiva che sembra del tutto nuova con il superamento di iniziative bilaterali aggressive e con la proposta inusuale (vedi Aurora) “che la quota di ogni aderente al potere decisionale diminuirà proporzionalmente al progressivo aumento dei paesi aderenti “. In tal modo la Cina ,a fronte dell’arroganza Usa , si dispone a perdere potere per favorire le potenzialità decisionali di tutti i membri e porsi come polo democratico che spinge per scelte decisionali che siano quanto più possibili partecipate da tutti . Inevitabile diventa , sotto la spinta cinese che raccoglie esigenze in particolare dei paesi emergenti , la riforma del FMI e della Banca Mondiale gestiti finora a senso unico in modo autoritario . Non è improbabile che aderisca il Giappone ,il grande alleato degli States ed allora il TPP caldamente incoraggiato dai falchi liberal per escludere la Cina dall’area di libero commercio farà un altro bel buco nell’acqua .
Ma le batoste per lo Zio Sam che sognava una assoluta supremazia in Asia non finiscono qui . La Corea del sud ha realizzato accordi commerciali non graditi ad Obama . E finanche l’autarchica Corea del nord è in procinto di entrare nell’orbita cinese formalmente . E fatto di estrema gravità per l’Impero la probabile nascita di ambasciate tra la Cina e Taiwan .
di Antonello Boassa