Il 23 marzo sciopero della Scuola Primaria e dell’Infanzia e manif al MIUR (ore 9.30)

Comunicato-stampa

Il 23 marzo sciopero della Scuola Primaria e dell’Infanzia. La questura vieta all’ultimo momento la manifestazione a Montecitorio. L’iniziativa si terrà al MIUR (V.le Trastevere) dalle 9.30.

Il 23 marzo, in occasione dell’insediamento delle Camere e del parere dell’Avvocatura di Stato sull’iniqua sentenza del Consiglio di Stato contro le maestre/i diplomate magistrali (DM), abbiamo indetto, come pure altre organizzazioni, lo sciopero nella scuola Primaria e dell’Infanzia: e in tale giornata volevamo manifestare davanti al Parlamento per inviare ai/alle nuovi/e deputati e senatori un messaggio forte e chiaro affinché vengano restituiti a decine di migliaia di maestre/i il diritto a insegnare e la sicurezza del posto di lavoro che si sono guadagnati in anni e anni di precariato mal retribuito. Ma la manifestazione, autorizzata in precedenza, è stata vietata all’ultimo momento dalla questura, forse per un intervento del ministro degli Interni che non ha voluto “turbare” la prima giornata dei neo-eletti/e, decidendo di “recintare” il Parlamento con un’ampia zona off limits per ogni sorta di protesta. Dopo le recenti esperienze in materia (in particolare le cariche al sit-in assolutamente pacifico dello scorso 10 novembre davanti al MIUR, con feriti, fermi e numerose denunce a nostro carico) abbiamo deciso di spostare l’iniziativa al MIUR (ore 9.30) ove una delegazione delle maestre/i incontrerà i responsabili ministeriali per ribadire le proprie richieste, verificare le intenzioni del MIUR e chiedere anticipazioni e/o valutazioni sul parere dell’Avvocatura di Stato a proposito dell’inaccettabile sentenza del Consiglio di Stato.

Dunque, dopo gli scioperi e le manifestazioni dell’8 gennaio e del 23 febbraio, il 23 marzo proseguirà la lotta delle maestre/i DM contro la sentenza del Consiglio di Stato che ne ha messo a forte rischio il posto di lavoro e i diritti acquisiti. Ferma restando la protesta più ampia, che coinvolge tutta la categoria docente ed ATA, contro un contratto miserabile sul piano economico e l’inserimento in esso delle imposizioni della legge 107, lo sciopero del 23 marzo ha come obiettivi immediati, da presentare ai nuovi parlamentari e al governo che verrà (o a quello in carica, se il “ricambio” dovesse tardare) la conservazione del posto in “ruolo” o nelle GAE per le maestre/i DM che vi si trovano, la riapertura delle GAE per tutti/e i precari/e abilitati e l’immissione immediata “in ruolo” per i precari/e con 3 anni di servizio. Infine, per valutare i risultati dell’incontro con il MIUR e decidere come proseguire la mobilitazione e le iniziative future, Assemblea alle 13 in sede Cobas (V.le Manzoni 55, Sala Convegni). .

Piero Bernocchi    portavoce nazionale COBAS

21 marzo 2018

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