Sciopero Scuola indetto dai COBAS in Sardegna e PRESIDIO a CAGLIARI -11 maggio 2018
venerdì 11 maggio 2018
i COBAS Scuola Sardegna indicono uno SCIOPERO della Scuola in SARDEGNA dell’intera giornata per tutto il personale Docente e ATA di ogni ordine e grado degli Istituti Scolastici Statali della Sardegna
PRESIDIO dalle ore 10.00 a CAGLIARI
spazio antistante il Consiglio Regionale in via Roma
(con Organizzaioni Studentesche e Caminera Noa)
NO ai Quiz INValSI per valutare studenti, docenti e scuole ed alla standardizzazione della didattica che modifica negativamente le modalità di insegnamento e ne annulla la libertà;
NO al contratto miserabile che prevede aumenti ed arretrati offensivi, l’accettazione della legge 107 e della “Brunetta” su contrattazione (praticamente azzerata), cosiddetto merito, carriera e mobilità e SI’ al pieno recupero salariale di quanto perso in questi anni da docenti e ATA;
NO allo strapotere di presidi che scelgono i docenti, attribuiscono arbitrariamente il premio per un presunto “merito”, utilizzano il personale a proprio piacimento, ignorando gli Organi collegiali e PER la redistribuzione del FIS, del “bonus” e del “premio” in modo equo e ugualitario tra i Docenti e ATA e per la trasparenza di tali “elargizioni”;
NO all’obbligo di 200/400 ore di Alternanza scuola-lavoro che sottrae centinaia di ore alle attività ordinarie di insegnamento;
PER il rientro in Sardegna dei “dispersi” in tutta Italia dall’algoritmo MIUR;
AFFINCHÉ le diplomate/i magistrali rimangano nelle GaE con il punteggio acquisito, e chi già in ruolo mantenga il posto e PER la riapertura delle GaE per tutti gli ordini di scuola per chi ha l’abilitazione e PER l’immissione in ruolo di tutti/e i precari/e con 3 anni di servizio;
Per il potenziamento degli organici ATA, l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti ed il ripristino delle sostituzioni con supplenze temporanee;
NO al taglio degli Organici di Docenti ed Ata delle scuole della Sardegna, NO al continuo deferente (verso Governo e MIUR), dimensionamento (taglio di Istituti Scolastici) delle autonomie scolastiche deciso irresponsabilmente dalla Regione Sarda e PERCHE’ tutti i fondi RAS disponibili non vengano spesi in ridicoli, inutili e costosi progetti, privi di alcuna reale ricaduta didattica, e assegnati alle scuole (magari per la lingua e cultura Sarda);
PER una vera democrazia sindacale e la libertà di assemblea in orario di servizio per tutti i lavoratori/trici e le loro organizzazioni negata da vent’anni ai COBAS Scuola Sardegna che nelle scuole Sarde sono una delle Organizzazioni più rappresentative (come dimostra l’ultimo risultato alle recenti elezioni RSU 2018) ma ai quali è negato ogni diritto sindacale.
in allegato: