ISCUR’RENZI’ADURA la dissenteria politica e il caso matteo – di Gian Luigi Deiana

ISCUR’RENZI’ADURA
la dissenteria politica e il caso matteo

in realtà i casi matteo sono due, e sono talmente speculari da essere portati fatalmente a baciarsi; come tutti i semidei e le pornostar desiderano farlo in mondovisione, e quindi si annuncia sotto la regia del fattucchiere capo, bruno vespa, il più grande evento pornopolitico del secolo: il faccia a faccia di matteo renzi e matteo salvini;

s’iscurrenziadura è la denominazione sarda di una ricorrente e antipatica situazione della mungitura: riguarda il fatto che può capitare che una pecora debba far palline di cacca col rischio di prendere il secchio, o più modernamente di centrare lo share, e però la mano paziente del mungitore è sempre in grado di salvaguardare il candore del latte spumeggiante; ma s’iscurrenziadura propriamente detta non è costituita da ecologiche e innocenti palline di cacca: s’iscurrenziadura unisce nel suo concetto quattro bruttissime caratteristiche: è sciolta da ogni vincolo, e quindi, in senso dis-enterico, è letteralmente ‘sciolta’; colpisce sempre a sorpresa, spesso per l’incontinenza mentale del capo, ovino o carismatico che sia; è cronica, nel senso che sul capo ovino può funzionare come deterrenza (deter-renza) una normale cura veterinaria, mentre sul capo carismatico non vi è cura nemmeno veterinaria: come si è potuto constatare, nemneno uno storico no per referendum ha potuto costituire per uno come ‘renzi’ un segnale di deter-renza e così sarà per uno come salvini; ed infine, per un periodo non breve, s’iscurrenziadura é contagiosa: infatti potete rischiare di scurrenziare proprio come renzi o svalvinare proprio come salvini, in men che non si dica, se solo vi ripromettete di osservarli baciarsi o sputacchiarsi sotto la telecamera di bruno vespa;

come si può quindi salvaguardare se stessi e persino il gran secchio della politica dalla patologia contagiosa de s’iscurrenziadura?

non è difficile: chiunque si occupi di pecore sa che la gran sciolta prima o poi finisce e che anche i montoni prima o poi vanno a sbattere; quindi io pregherei i miei simili: persino le più stupide tra le pecore se ne infischiano totalmente di due montoni che si sfidano con la durezza del loro cranio addobbato di corna celtiche mentre la mollezza del loro ventre è notoriamente incapace di continenza; bene, infischiateve anche voi;

fatelo però con un poco di pietà: a voi questi quadrupedi carismatici si mostrano solo dal mezzo busto in su e sempre a pontificare su di voi come se quel momento di orgasmo della loro pontificazione fosse il momento del giudizio universale sul vostro essere nel mondo; ma se vi capita di osservarli quando fugacemente vengono ripresi da una telecamera da dietro mentre camminano, scoprirete che nonostante appaiano alti e prestanti camminano a passetti corti e forzatamente veloci, come se là sotto fossero spinti dalle emorroidi; questo, nel suo effetto visibile allo sguardo di un pastore di qui, dove non c’è strada in pianura, è il concetto di “poltrona”: l’incapacità di andare civilmente per strada, e questa incapacità è assolutamente esemplare proprio in questi due.

Una risposta

  1. 21 Maggio 2023

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