Alternanza Scuola Lavoro – Laura Parisi

 ASL: Alternanza scuola lavoro.

Questo anno gli studenti che faranno la ASL saranno il doppio dello scorso a.s..
Per onestà intellettuale e realismo si dovrebbe ammettere che sarà ancora più difficile trovare aziende capaci di garantire qualità, sicurezza e adeguata preparazione in linea al percorso di studi.
Infatti non ci sono aziende nel territorio legate alla specificità del corso di studi delle scuole né le condizioni che  consentano di organizzare percorsi di ASL per far conseguire a tutti gli alunni  pari e uguali competenze lavorative ( per questioni di orario infatti vengono portate classi intere nelle aziende per assistere passivamente , di fatto, al lavoro o gli studenti si cimentano per breve tempo a turno nella attività lavorativa proposta).
In particolare nei licei, scuole nate per una formazione aperta a più sbocchi lavorativi e di studio, risulta difficile capire quale possa essere il beneficio che gli studenti possano trarre dalla ASL e dove farla .
L’unico dato certo è che a questi studenti liceali vengono sottratte 200 ore di “diritto allo studio” che viene sostituito con il  “lavoro”.
Non diversamente però, accade anche agli studenti dei professionali che anche quando trovano una azienda dello specifico corso di studi non hanno le garanzie necessarie a svolgere la ASL, nè a tutti gli studenti sarà garantito lo spazio per acquisire competenze.
Inoltre gli studenti sono costretti a fare la ASL per accumulare le ore rese obbligatorie per sostenere l ‘esame di stato: in pratica un ricatto.
Infatti molti di loro, intervistati, preferirebbero dedicarsi ad altre attività scelte liberamente .
Inoltre la ASL (che sarà  tema dell’esame di stato) esaltando la centralità del lavoro si pone in opposizione alla cultura, dando la falsa percezione agli studenti e genitori di un futuro lavorativo.
I punti critici:
1)    Le aziende che accettano di accogliere studenti hanno cospicui finanziamenti dal MIUR (è dell’altro giorno il finanziamento di 100 milioni per Federmeccanica) invece non ci sono fondi per costruire o ristrutturare scuole dignitose (tanto per fare un esempio, Liceo Artistico, IPSS Pertini e ITC Martini non possono svolgere regolarmente le lezioni perché privi di sede) e né per aggiornare gli stipendi dei lavoratori della scuola,
2)    Le ore  sottratte all’attività curricolare di fatto andranno ad aumentare la dispersione scolastica a danno degli studenti dei settori socialmente deboli per i quali peraltro è già pronto il progetto di legge di conseguimento del diploma in azienda anziché a scuola (ricorda l’avviamento al lavoro professionale…),
3)    Le attività di ASL non favoriranno le assunzioni ma si limiteranno ad assicurare costantemente il ricambio di una manodopera mansueta e dequalificata (ricattata per il conseguimento del mote ore per l’esame di stato) a costo zero per le imprese (si veda la Fiat a Maranello che assumeva gli studenti migliori dopo il diploma mentre ora non ne assume più perché ha sempre a disposizione giovani volenterosi di imparare),
4)    Lo stesso concetto di servizio pubblico viene distorto: non più presidio in grado di rispondere ai bisogni (educativi) di tutti – dentro e oltre l’orario scolastico –, bensì strumento ad uso e consumo del privato, sostenuto però dai soldi pubblici e delle famiglie,
5)    La ASL è anche un potente strumento di classe e discriminatorio perché consente ai genitori professionisti di certificare le attività dei propri figli (che poi concorrono alla valutazione dell’esame di stato!),
6)    Le assicurazioni nei luoghi di lavoro degli studenti non vengono perlopiù mai fatte (è previsto l’obbligo di un’assicurazione INAIL per tutte le attività di alternanza) nè il corso sulla sicurezza a carico dell’ente ospitante,
7)    Gli studenti svolgono un servizio gratuito che altrimenti andrebbe fatto da lavoratori che dovrebbero essere pagati sottraendo così posti di lavoro in una situazione così grave come quella attuale..

La ASL è stata utilizzata come potente strumento di propaganda governativa per coprire di fatto la precarizzazione dei lavoratori presenti e futuri e la dequalificazione dell’istruzione pubblica voluta a livello mondiale.
E’ necessario non accettare passivamente tutte le iniziative che apparentemente sembrano garantire innovazione e miglioramento della scuola e della formazione degli studenti.
Se si pretendesse soltanto che  le imprese che accettano di ospitare l’alternanza dessero garanzie di qualità della preparazione e dell’ambiente di lavoro e se si  rispettasse la normativa sulla sicurezza, la ASL non si potrebbe fare.

In occasione degli incontri con i genitori , dei colloqui , del CdC informiamo i genitori.

laura

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