Che fine fanno gli ATA ? (stralcio dal seminario CESP del 2 ottobre 2014)
Le parole che mi vengono in mente sono: offensivo e scorretto. Le trovo appropriate per la totale mancanza di considerazione che ci ha riservato questo governo.
una pseudo riforma della scuola , strutturata in dodici copiosi punti, per un totale di un centinaio di pagine e non una sola volta viene menzionato il personale ata.
Quasi non facessimo parte del personale della scuola.
Eppure nelle scuole lavoriamo tutti i giorni per 36 ore, quando non sono 40, contribuendo al funzionamento delle scuole.
Almeno la Gelmini ci insultava, ma così facendo confermava la nostra presenza.
Ricordo solo L’ Aprea che nel suo famoso decreto ci riservava questo trattamento, ma gli stessi che oggi poco per volta lo stanno introducendo allora lo osteggiavano. Mentre per un governo di destra introdurre una legge di destra trova l’ ostacolo in parlamento dalla minoranza di sinistra, un governo di sinistra che approva una legge di destra quale ostacolo può trovare ?
Mi sento offeso perché di quei 140 mila posti di cui si parla nemmeno uno è riservato a noi .
Eppure, anche per il personale Ata, come per i docenti, ci sono numerosi posti vacanti in organico . Sarà solo una dimenticanza del governo oppure è da considerare come una sorta di discriminazione?
il totale dei posti non coperti da titolari con contratto a tempo indeterminato sono 4.723 sull’organico di diritto, mentre sono 24.118 sull’organico di fatto, per un totale di 28.841 posti che dovranno essere coperti, se non lo sono già stati ancora una volta, solo con contratti annuali o fino al termine delle attività didattiche.
In pratica, con il silenzio del governo sul personale Ata si intende proseguire sulla stessa strada del contratto a termine, già condannata dall’Unione Europea.
Ma questa esclusione riguarda le stabilizzazioni del personale, ”parte più appetibile del pacchetto”, ma non esclude altre novità, per intenderci la valutazione del personale .
Anche per noi è previsto il blocco degli scatti periodici, per altro già bloccati negli ultimi anni, per sostituirli con ” bonus “ in base a valutazioni riservate ai dirigenti.
Saranno i dirigenti a decidere chi merita un aumento economico.
In base a quali criteri oggettivi?
Sostituzione dei colleghi assenti? Aumento delle ore di lavoro? Tutte cose che si fanno già attingendo al fis…. forse uno dei motivi per cui sta scomparendo è questo.
La sostanziale differenza si trova nel fatto che il fondo di istituto è ancora oggetto di contrattazione integrativa, quindi un confronto tra le parti, di conseguenza il dirigente non può decidere arbitrariamente a chi dare il compenso ma si deve trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti.
Con il nuovo sistema sarà solo il dirigente che stabilisce a chi dare e chi escludere.
In questo tipo di scuola quale sarà la funzione delle rsu d istituto? Già la legge brunetta ha tolto la possibilità di contrattare l’organizzazione del personale prevista nell’art. 6 del contratto nazionale., una volta eliminato anche il fis resta veramente poco da fare alle rsu.
In effetti una inesattezza credo di averla detta, non è del tutto vero che il personale ata non viene preso in considerazione .
A pag 83, sulle “linee guida della buona scuola” è scritto:
“A mano a mano che la digitalizzazione delle scuole diventerà più capillare, la smaterializzazione e l’efficientamento dei processi amministrativi potranno portare ad una considerevole riduzione del peso sugli assistenti amministrativi, AD UN RIDIMENSIONAMENTO PROGRESSIVO DEL LORO NUMERO, e pertanto ad un possibile risparmio di risorse che potranno essere reinvestite nella scuola, proprio – ad esempio – per migliorarne ulteriormente i servizi.” Traduzione: taglio di organici!
Già con il ministro gelmini abbiamo avuto un taglio agli organici del 17 % che qui in sardegna ha superato il 20%
A ulteriore conferma un articolo di italia oggi sulla spending rewiev conferma quanto sopra scritto:
” … gli 8 mila posti Ata senza titolare, di cui 3 mila a causa dei pensionamenti, non saranno coperti perché cancellati. Si punta sulla digitalizzazione delle segreterie scolastiche che dovrebbe consentire di recuperare in termini di efficienza il servizio, senza intaccare dunque l’organico degli ausiliari che fanno sorveglianza e che diventano figure ancora più necessarie con il progetto dell’apertura pomeridiana degli istituti. In tal senso, la ministra dell’istruzione Stefania Giannini è decisa a chiedere nella legge di Stabilità una contropartita finanziaria per la digitalizzazione…“
Risparmiare sulla pelle dei precari ATA non faciliterà il cammino della riforma.
Cosa non si trova nelle linee guida
1) previsione di un piano di stabilizzazioni personale ATA su tutti i posti vacanti e disponibili in attuazione della Dir. 1999/70/CE;
2) previsione dell’organico funzionale ATA, superando l’attuale distinzione tra organico di diritto e di fatto;
5) previsione di un concorso per i DSGA;
6) rinnovo regolare del contratto
Questo è quanto avremmo voluto fosse inserito .
Bruno Firinu – RSU ATA