Da Quota96 ai lavoratori della scuola

Intervistato da Millennium su Rai3, il presidente Matteo Renzi ha fatto una affermazione che non mancherà di suscitare polemiche e reazioni: “Ci sono quattromila persone che vorrebbero andare in pensione, che ne hanno legittima aspettativa, non direi un diritto, ma il problema non sono quei quattromila, che un lavoro ce l’hanno, bensì i milioni di persone che non ce l’hanno”.
Il riferimento è chiaramente diretto ai docenti della cosiddetta “Quota 96” e non preannuncia nulla di buono.
Riceviamo un documento dei “Quota96” e volentieri pubblichiamo:

Da Quota96 ai lavoratori della scuola

Ci rivolgiamo al mondo della scuola, in particolare i 4 mila Quota96, che per il terzo anno consecutivo assistono impotenti al mancato risarcimento di un diritto acquisito.
Avremmo dovuto andare in pensione il 31 agosto 2012, come e’ stato concesso ai lavoratori degli altri settori, che hanno potuto usufruire delle norme precedenti, diritto coartato ai lavoratori della scuola, che avevano un’unica uscita possibile (31 agosto 2012).
Abbiamo assistito increduli all’ultima voltafaccia del Governo Renzi, che al Senato in modo incredibile e inconcepibile, se non fuori dalle norme che regolano gli emendamenti,ha salvato i giornalisti e invece ha sbattuto fuori noi che facciamo parte della P.A..
Esso ci ha sbattuto in faccia l’ennesimo rifiuto a risolvere la questione Q96 e permetterci di goderci la meritata pensione, anche se eravamo soggetti alla ghigliottina del TFS procrastinato, anche di 7/8 anni.
Una vergognosa sceneggiata, illudendoci per il terzo anno, con la solita promessa di rinviarlo ad un prossimo DL, di cui al momento non si vedono le avvisaglie.
Nemmeno l’impegno di tutti i partiti e’  servito a smuovere questo governo, come i precedenti, che non vogliono toccare le vergognose scelte del governo Monti – Fornero, scelte dettate dai mercati e non da esigenze reali.
Siamo vittime e emblema del ricatto a cui tecnici plenipotenziari, prestanome dei governi,  decidono della vita e delle scelte di migliaia di lavoratori, malgrado loro siano milionari e non tocchino mai i loro interessi.
Abbiamo visto svanire la possibilità  per  almeno altri 4 mila precari di essere sistemati, malgrado la loro decennale attesa e malgrado anche loro abbiano acquisito un diritto inalienabile, conquistato dopo tanti anni di attesa di lavoro  e precarietà non solo del posto di lavoro, ma anche di vita, spesso spostandosi da regione a regione per garantirsi una vita meno grama, anche a 40 anni.
Vorremmo rivolgerci a tutto il mondo della scuola, a tutte le organizzazioni, a tutte le strutture e comitati affinché in un sussulto di dignità, la stessa che noi abbiamo dimostrato in questi anni, scendano in piazza con noi, affinché la soluzione di Quota96 sia il primo passo per una cambiamento del governo nei confronti di tutto il personale della scuola, che ha la necessita’ di investimenti, di ringiovanimento  del personale e di un piano serio sulla scuola, senza i proclami e le scelte sbagliate a cui abbiamo assistito in questi ultimi tempi e periodi.
Vogliamo che il governo prima dell’inizio del nuovo anno scolastico approvi uno o più D.L.  per il diritto alla pensione di Q96 dal 1 settembre 2014 e affronti il problema del precariato e dei problemi della scuola.
Per questo invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione del  29 agosto, ore 11 a Roma, aperta a tutti e disponibili a confrontarci per organizzarla insieme.

Il comitato organizzatore.

Prime firme:

Tatjana Gergic      mail: tatjanage@yahoo.it
Ivana52
Venere Anzaldi        mail: venere.anzaldi@virgilio.it
Francesco Martino     mail: francoamrtino@libero.it
Antonio Busato    mail: anto.busato@gmail.com

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