I Pellerossa erano illegali in quanto occupavano abusivamente una terra destinata a loro
I pellerossa erano “illegali”( come lo sono oggi i Palestinesi), in quanto occupavano una terra non destinata loro . Così il parere di molti intellettuali americani. Secondo il “Destino manifesto”, ideologia diffusa nella prima metà dell’ottocento tra gli invasori “legali”, gli immensi spazi che si aprivano ai loro occhi erano stati assegnati ai conquistatori irrevocabilmente da Dio stesso. E dunque tutto poteva essere “preso”. Terre , fiumi , montagne , animali . Chi si fosse opposto avrebbe agito criminalmente contro la volontà del Signore e quindi doveva essere eliminato , a meno che non avesse obbedito incondizionatamente al nuovo Padrone . Una tale ideologia coinvolgeva -è bene precisarlo- sia gli individui più spregevoli sia le anime belle che in un modo o nell’altro accettavano un tale stato di cose come inevitabile . Gran parte della letteratura e della cinematografia ha voluto e saputo magnificare la conquista del West mitizzando mediante le star del cinema un’avventura bellica che ben poco ha di nobile ed eroico e molto ha invece di genocidio premeditato e giustificato . Non solo battaglie tra frecce e fucili ma anche e sopratutto incursioni vigliacche contro comunità di vecchi , bambini , donne , in assenza dei guerrieri . Nella totale impunità stupri , tortura , saccheggio , omicidi . Il mito della “nuova frontiera” , tanto caro alla sinistra bene , ai democratici americani come anche ai conservatori ha come marchio indelebile insanguinato la distruzione di una civiltà ( la cui ricchezza è stata sempre disconosciuta ) , l’umiliazione dei popoli nativi ,la morte di milioni di pellerossa per i quali non esiste alcuna “Giornata della memoria” e sui quali invece si perpetua un tombale silenzio . Perché la “nuova frontiera” significa eliminazione di tutto ciò che si può opporre al “sogno americano” la cui realizzazione pare potersi realizzare solo con lo sterminio e con l’oppressione.
L’ideologia del “destino manifesto” non si fermò all’emisfero settentrionale . Anzi ebbe ulteriori sviluppi “teorici”. Con la “dottrina Monroe” gli Stati Uniti si arrogarono diritti speciali sull’America centrale e Meridionale che già dalla seconda metà dell’ottocento caddero sotto il controllo degli Stati Uniti . Durante la presidenza di Theodore Roosevelt avvenne l’invasione della Repubblica Dominicana e del Venezuela mentre la Colombia venne privata di un’area strategica che sarebbe divenuta Panama sotto ferreo controllo USA . I presidenti successivi Taft , Wilson , Franklin Roosevelt continuarono , proclamandosi campioni di civiltà e di democrazia , ad imperversare , secondo le nobili ideologie del “destino manifesto” e della” dottrina Monroe”, nella “colonizzazione” del loro “cortile di casa”, come ebbe a definirlo Mao .
Ma , come vedremo in seguito , il processo di espansione si amplificò , con nuove terminologie e con teorizzazioni più”raffinate” , fino a comprendere tutto il pianeta che così avrebbe potuto beneficiare del “sogno americano”.
Antonello Boassa