Il conflitto in Grecia toglie il velo di maya alla retorica europeista. I popoli non contano nulla
“I cittadini non possono cambiare con il voto l’indirizzo politico dei rispettivi governi” . Così si esprimono Draghi , Merkel… Ma sono espressioni che in Italia abbiamo già sentito (vedi Monti) :Tutto si può dire della cosiddetta Unione tranne che sia un’istituzione democratica . L’Europa va verso una nuova forma di totalitarismo che sarà perfezionata con i trattati europei che trasformeranno gli Stati nazionali in scendiletto delle multinazionali ,delle grandi banche , della Nato… e i cittadini in semplici merci a basso costo .
Le proposte di Varoufakis ,qualora le “Istituzioni” fungessero da luogo democratico .dove le varie posisioni scontrandosi trovano una soluzione che vada bene a tutte le parti , non avrebbero avuto tante difficoltà ad affermarsi , almeno in parte . Varoufakis propone ricette sul debito che non squassano l’archittetura finanziaria e monetaria della Ue . Solo qualche tocco di lieve riformismo . Un avanzo primario che non sia troppo elevato (1,5 contro il 4,5) . Titoli legati alla crescita ma non per la sola Grecia . Investimenti tramite la BEI (Banca europea per gli investimenti) .Nessuna di tali proposte è stata presa sul serio dalla Troika (o dalle Istituzioni) in quanto i tracciati preordinati dagli oligarchi sono di una assoluta rigidità e possono essere messi in discussione solo da loro stessi o dagli States . Se a questo si aggiunge che l’elenco delle riforme è ben lontano dagli ordini che vengono da Berlino e da Francoforte si può ben capire quali saranno gli esiti della contesa . E figuriamoci dopo la proposta di Varoufakis di un possibile referendum in Grecia…
Perché non si tratta di una disputa tra accademici per cui può risultare vincente l’ipotesi migliore . No qui si tratta di lotta di classe e non vince la proposta migliore ma chi ha dalla sua maggior forza politica e finanziaria . Che Tsipras e Varoufakis pensassero ,sedendo ad un tavolo , che si potesse ottenere un qualche risultato riformista con gente di tal fatta mi pare una cosa piuttosto ingenua .
Nessun riformismo serio ,reale è possibile con il governo della Ue egemonizzato dalla Germania( ricordo che il parlamento e la corte Costituzionale-caso unico in Europa- possono bocciare provvedimenti Ue se risultano dannosi per la Germania) .
Una falla comunque si è aperta nella corazzata Ue . Qualsiasi esito (accettazione da parte di tsipras dei diktat teutonici con qualche concessione di facciata o fuoriuscita della Grecia dall’Euro ) determinerebbe uno sgretolamento del Castello Incantato e favorirebbe nel primo caso una forte demistificazione dell’autorevolezza e della credibilità progressista dei vertici Ue e del codazzo europeista mentre nel secondo caso emergerebbe (se esiste in Tsipras e in Varoufakis un piano B) che l’unico modo per recuperare lavoro e dignità è fuoruscire dalla gabbia che ha devastato con particolare vigore il Mezzogiorno d’Europa
Antonello Boassa