IL RITORNO DEL SANTO un amico d’infanzia in tempo di virus – di Gian Luigi Deiana

IL RITORNO DEL SANTO
un amico d’infanzia in tempo di virus

di Gian Luigi Deiana

 

Ai bei tempi le strade non erano fatte per le automobili e il gioco connaturato a tutti i bambini era andare in giro.

Mamme, Nonne e Zie recitavano la parte seriosa dicendoti di non allontanarti e di ricordarti di tornare, ma si capiva benissimo che auspicavano che te ne stessi fuori dai piedi almeno fino alle campane dell’Ave Maria.

Ooi quando alla sera tornavi, con nuovi lividi addosso fra graffi di rovi, crosticine di sangue secco e fanghiglia nelle scarpe sbucciate, tutte quante intercalavano il suono dell’Angelus con la litania domestica di ogni sera: “pon’ in mente a santu setzindomo” ((ubbidisci a santostàcasa)).

Santusetzindomo è stato sempre un vero amico e un vero santo protettore, il più importante di tutti i santi: era la garanzia evangelica del fatto che il giorno dopo saresti potuto andare in giro di nuovo.

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