Imponente manifestazione a Cagliari contro le basi militari e contro le guerre imperiali
Poco importa per la Regione Sardegna (succursale locale del governo Renzi) se l’isola verrà funestata da un inferno di fuoco in tutte le latitudini tanto si può venderne l’immagine nelle varie fiere internazionali mostrando le spiagge della Costa Smeralda arricchite dai festini della più bella gente del circuito internazionale .
Poco importa se da qualche parte sono nati agnelli con due teste e se tanta gente del posto (che non è importante come gli ospiti della Costa) ha sofferto di malattie tumorali . Poco importa della devastazione ambientale che si allarga a macchia d’olio .
Del resto , il livello morale della Presidenza si era palesato con parole da incidere sulla pietra a futura memoria ” Non possiamo prestare la terra gratis “. Parole , si dirà , in sintonia con i tempi perchè nel mondo delle merci tutto è riducibile a merce per chi è mercante nel suo DNA e quindi anche la carne umana può essere venduta , naturalmente a “prezzo equo ” . Ovviamente , essendo la presidenza e la giunta costituita da vassalli del governo (che a sua volta è lo scendiletto della Nato ) , non riescono neanche a vendere ad un “prezzo equo” e a belare soltanto un miserevole “…in attesa di una riduzione ” .
E così ,con il benestare della “leadership” sarda , tra cui tanti rinomati “indipendetisti” Doc , NATO ed Israele , padroni della guerra e della morte , potranno esplorare a sazietà le migliori ricette per fare scempio e strage di esseri umani .
L’imponente manifestazione che stamattina ha attraversato le strade di Cagliari ha evidenziato non solo il rifiuto della colonizzazione militare ed ambientale e il ripudio della subordinazione della giunta regionale ai diktat della Nato e del governo (governo si fa per dire) italico ma anche una presa di coscienza politica sempre più matura che porterà ad esiti di lotta ancora più avanzati e tali da impensierire quel sistema di potere articolato che ha potuto fare da tempi antichi tutte le nefandezze che ha voluto facendo leva sull’ignoranza ,sull’indolenza sull’infingardaggine dei molti abbacinati dalla tanta retorica ingannevole di politici italici e di ascari sardi . Ma forse siamo vicini ad una svolta .
Antonello Boassa