IO, LO SCIACALLO: il morso dell’homo sapiens – di Gianluigi Deiana

IO, LO SCIACALLO: il morso dell’homo sapiens

di Gianluigi Deiana

 

Ciò che chiamiamo sciacallaggio non è soltanto una specifica modalità di predazione di alcune famiglie animali, è piuttosto un modo generale di spoliazione dei corpi, dei morti o degli inermi, da parte dei vivi.

Ma se per gli animali in genere si manifesta come una necessità alimentare, per gli uomini si presenta come una tentazione oscura  sempre ammantata di buone giustificazioni: sacre giustificazioni.

Quanto più sono potenti gli scenari di morte, tanto più lo sciacallaggio promette una rivalsa personale unita a una pubblica gratificazione: esso consiste sempre in uno scempio del morto, ma sotto le sembianze sacre della pietà.

Poichè sono convinto che nessuno ne sia esente, e che quindi il campionario degli esempi ne sia infinito, comincio da me.

Io, cioè me stesso, mi sono sempre nutrito della convinzione politica che la rete ordinaria di protezione medica debba essere costituita da un sistema sanitario pubblico, e che ogni travaso di sistema a vantaggio della sanità privata comporti un indebolimento di questo argine.

Tanto più questo mi appare  vero in situazioni imprevedibili di calamità, e sono certo che non vi sia alternativa a riguardo di un’epidemia.

Ma…

Ma quando quel tempo limite arriva, la mia mente propende quasi inconsapevolmente a tradurre il frangente reale dell’emergenza nel momento politico della ‘mia’ verità: la conclusione è che oggi avrei tutte le carte in mano per urlare che l’avevo detto e che avevo ragione, che se la situazione precipita ho prova della mia vittoria, e che tutti devono ruggire con me contro chi si trova ora a governare la tempesta.

Desidero davvero che la tempesta finisca col minimo di disperazione e di morte, o subdolamente di disperazione e di morte ne desidero persino di più, fino a vedere il mio ostacolo steso a terra e la mia verità trionfare?

Una verità è certamente una verità: ma a che serve un disco che la ripete al vuoto se non si pone mano all’unica via d’uscita imposta dalla condizione immediata? 

La sinistra politica nella quale io vivo può essere in grado di sciogliersi dalla ritualità dei pentagrammi e dal verbalismo delle accuse in cui troppo spesso si chiude e si frantuma?

A fronte degli sciacallaggi immaginari vi sono tuttavia gli sciacallaggi in contanti: per esempio l’emergenza sanitaria in Sardegna ha indotto la giunta regionale a cogliere l’occasione per soddisfare ancora di più la fame di affari degli investitori privati, in particolare a favore del grande ventre noto come Mater Olbia e a scapito della elementare protezione dei comuni operatori ospedalieri che trainano la baracca ogni giorno.

Cogliere l’occasione: la limitazione delle attività industriali a filiere essenziali è stata materia di difficili trattative tra confindustria, governo e sindacati. 

– 1, domanda alla confindustria: in che senso il complesso industriale rwm – rhein metall, che alimenta di bombe le guerre in corso oggi favorite dalla pandemia, costituisce una filiera essenziale? 

– 2, domanda al Governo: ministro Guerini, perchè è stato consentito al gruppo militare-industriale ‘Leonardo’ di continuare la produzione sui bombardieri F35?

Ministra Azzolina, al servizio di quali interessi pretende quasi cento milioni di euro dell’emergenza sanitaria per riplasmare la scuola sulla didattica digitale a distanza? 

– 3, domanda al sindacato: perchè succede che il comparto funzione pubblica della Cgil della Sardegna chieda l’erogazione dei buoni pasto per i dipendenti  regionali che attualmente espletano il lavoro nel proprio domicilio?

Cogliere l’occasione: in un ordinamento politico fondato sulla dialettica di maggioranza e minoranza è fisiologico che le forze di opposizione operino per indebolire o per far cadere il governo.

Ma è altrettanto fisiologico che questo si verifichi sempre più brutalmente in giorni come questi, soprattutto attraverso la disseminazione delinquenziale di notizie false e persino attraverso recitazioni di requiem in tv, quando il fronte ospedaliero è sull’orlo del baratro e la tenuta generale delle regole sociali è al limite di rottura per il contagio e la malattia, la paralisi delle attività lavorative e la povertà?

Cogliere l’occasione: forse possiamo darci ragione della condotta criminale del fascista Erdogan, che non ha esitato a gettare nella frontiera europea della paura, un piccolo fiume di confine con la Grecia, migliaia di profughi siriani.

Ma come possiamo darci ragione dell’istituzione di una dittatura razzista in piena Europa, ad opera di un  fascista  quale il premier ungherese Orban, accolto dentro le fila del partito popolare europeo che ha in carico le sorti dell’intera unione?

Cogliere l’occasione: come ci si può dare ragione della condotta miserabile del miserabile presidente degli Stati Uniti, che in un colpo solo chiede al Governo italiano di non accettare offerte di aiuto da Cuba, annuncia da parte degli Usa una contropartita di cento milioni di dollari all’Italia e allo stesso tempo lancia un mandato di cattura contro il presidente venezuelano Maduro?

Ovunque il guardo io giro, immenso Dio, ti vedo.

È davvero una demoniaca tentatrice, la morte: essa sussurra alle oscurità della mente il piacere di una piccola gioia divoratrice.

Io sono lo sciacallo.

 

 

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