Mentre la UE sanziona Damasco gli States ormai hanno virato. Niente pace in Siria senza Assad
Assai significativo per capire la giravolta di Obama risulta la formazione di un nuovo gruppo di mercenari “Il fronte del Levante”(vedi Voltaire) che non deve più combattere (almeno nelle dichiarazioni ufficiali) contro Assad bensì contro lo Stato islamico (Daesh) . I jihadisti “creati” dagli States in combutta con l’Occidente e le petromonarchie stanno diventando troppo forti e cominciano ad essere di ostacolo all’egemonia Usa . Vanno indeboliti e impediti di “sbordare” dai confini prefissati . Da utilizzare in un secondo momento per atti di terrorismo in Russia ed in Cina .
Il caos prodotto in Libia dalle potenze “democratiche” , caos di difficile soluzione sia militare che diplomatica , spinge Cia ed Obama a non ripetere l”errore” in Siria . Una “somalizzazione” che potrebbe essere utilizzata dalla Turchia e dalla Francia a loro favore oppure uno stato foraggiato dalle petromonarchie difficilmente abbattibile che espanderebbe l’infuenza dell’islamismo sunnita che potrebbe alla lunga ridurre ancora di più la capacità di dominio degli States sulla regione .
A chi affidarsi dunque ? Non certo alle opposizioni “moderate” inesistenti o precipitate tutte in Daesh ma a chi sta realmente combattendo e sconfiggendo le armate dello stato islamico . E cioè i “Guardiani della rivoluzione islamica iraniani , l’Esercito di Damasco , i Curdi .
Siria ed Iran da sempre demonizzati diventano ora . sia pure temporaneamente , alleati dell'”asse del bene”. Assad non è più uno spietato dittatore e l’Iran non è più un pericolo nucleare .
Kerry ha ,senza ambiguità , dichiarato che è necessario “trattare” con Assad , in seguito ad un lungo scontro tra l’entourage di Obama che aveva l’appoggio di importanti istituti culturali del Paese e gli oppositori al disgelo con gli atavici nemici .
Netanyahu si è espresso con furia rabbiosa al Congresso contro i giri di valzer dell’amministrazione Obama ( in disaccordo con l’Unione sionista probabile vincitrice delle prossime elezioni in Israele) . Nondimeno il regime turco , ma neanche Francia e Gran Bretagna hanno “gradito”
Sul piano diplomatico gli States intendono affidare (per il momento) il “controllo della regione all’Iran (asse sciita) e all’Arabia Saudita (asse sunnita),mentre Israele manterrebbe il suo “statuto privilegiato”coloniale in Palestina ,con le spalle al sicuro , avendo ai suoi confini una Siria dimezzata e indebolita .
La Ue ingoierà il rospo e a breve inizierà a stabilire relazioni diplomatiche con Damasco…
Ma attenzione , gli Usa stanno già lavorando…con pazienza…e senza strepito… per un change di regime in Siria ed in Iran (sopratutto se l'”occidentale” Rohani sara sconfessato dall’ Ayatollah Ali Khameney e marginalizzato da Ahmadinejad )
di Antonello Boassa