Mentre ricevono schiaffi al vertice APEC dalla Cina gli states continuano in Ucrfaina le provocazioni contro la Federazione Russa
Dopo aver fatto nascere la Banca di sviluppo dei BRICS di cui è il maggior azionista , la Cina ha lanciato la Banca per gli investimenti strutturali (BAII) cui hanno aderito 22 paesi asiatici in contrapposizione con la Banca di sviluppo asiatica egemonizzata dagli Usa e viatico privilegiato per la penetrazione delle multinazionali nel continente . I progetti sono di grande portata nei settori dell’energia ,delle telecomunicazione e delle infrastrutture e mirano a coinvolgere non solo l’Asia orientale ma in prospettiva anche l’Asia Centrale e il Medioriente . Rinasce infatti l’antica “via della seta” che mediante una linea ferroviaria ed una marittima dovrebbe collegare l’impero celeste all’Europa . Obama ha parlato ma non ha convinto . La Cina , data la sua potenza , suscita un certo timore nei Paesi vicini ma il Forum ha accolto le richieste di Pechino che tra l’altro ha siglato importanti accordi commerciali . E’ probabile che il potente vicino risulti più affidabile di chi da più di 70 anni spadroneggia nel Pacifico e di un Obama che con arroganza ha voluto insistere sul primato usa nel Pacifico . Che l’Impero del caos sia in preda ad una crisi di nervi è giustificato dai mega accordi energetici Russia-Cina : il primo un contratto per la maxi fornitura di gas di durata trentennale con un gasdotto in via di costruzione e che sarà pronto nel 2017 ; il secondo con un asse nuovo in partenza dal 2019 . Non solo .Con un atto di piena sfida Xi Jinping e Putin hanno dichiarato che gli scambi commerciali non saranno più effettuati in dollari ma in rubli e in yuan . Come nelle intenzioni del resto dei BRICS . Grandi debitori della Cina , gli States intravvedono in queste misure monetarie il pericolo che il dollaro padrone del mondo dal 1944 con gli accordi di Bretton Woods subisca un terribile tracollo . Gli States ,potenza in declino, che tuttavia mal sopporta l’idea di un mondo multipolare propugnata non solo da Russia ,Cina e Brics ma anche dai tanti Paesi non allineati , è una tigre ferita e proprio per questo terribilmente pericolosa per la pace . La provocazione della Nato “la Nato è pronta a difendere l’Ucraina dall’aggressione militare russa” ne è una terribile conferma . Aggressione che non c’è stata se non nelle fantasie di Kiev . Gli esperti Usa dicono che non c’è nessuna prova . Ma si va avanti ugualmente e così verranno effettuate ulteriori esercitazioni militari dirette “contro un nemico esterno” . Naturalmente nuove sanzioni economiche da parte della Ue che si è messa ulteriormente di traverso con le aspirazioni e i bisogni dell’Europa . E mentre si procede ad un totale accerchiamento con la presenza di navi nel Mar Nero , continua imperterrito il criminale bombardamento contro le repubbliche popolari . Dove si vuole arrivare ? Alla riconquista dei territori russofoni che si sono liberati dalla giunta golpista si presuppone . Ma l’Orso russo che è stato finora anche troppo paziente starà a guardare…oppure ?…
Una parola contro le guerre
Antonello Boassa