Nessuna autocritica degli USA e della UE sulla creazione ed espansione dello stato islamico

una-parola-6Dalla città di Derna dove era ben radicato il Jihadismo più fanatico – una spina sul fianco di Gheddafi che tuttavia riusciva a controllare duramente con la gratitudine della “comunità internazionale” – parte l’attacco massiccio contro la Jamahirya araba libica , in concomitanza con altre orde terroriste aizzate da Petromonarchie ,UE, USA , ben sorrette dai bombardamenti (4.000 bombe) dei loro alleati . L’assassinio brutale di Gheddafi , voluto con particolare determinazione da Africom ( African command che coordina le attività militari usa nel Continente) spiana la via alla barbarie jihadista in Libia . Al Qaeda , Ansar Al-Sharia , Isis si impadroniscono dell’ex colonia italica , devastando il territorio , uccidendo ,torturando , stuprando . Tutti i crimini che venivano attribuiti a Gheddafi vengono ora realmente compiuti dagli amici dell’Occidente . I missili portatili antiaerei e l’arsenale militare cadono in mano jihadista .
Naturalmente tutte queste bande che avevano trovato un’unità d’azione nell’abbattere il legittimo governo libico ,dovendo spartirsi il ricco bottino , si dividono e si scontrano ferocemente . Molti di loro , motivati dal denaro dell’Occidente e delle Petromonarchie , si riversano in Siria ed in Iraq , dove affluiranno altre bande provenienti dal Pakistan ,dalla Cina ,dalla Cecenia… Altri scorazzeranno fino alle regioni del Fezzan e ad acquisire il controllo militare di vaste aree fuori dal controllo dei nuovi padroni di Tripoli che avevano costituito il Tripoly Military Council con a capo Abdelhakim Belhady ,qaedista benvoluto dalla Cia e sodale del senatore John Mc Cain (e sopratutto secondo il Washington Times nuovo capo dello stato islamico in Libia) .
E mentre a Derna Abu Bakr Bagdadi viena acclamato come leader supremo , altri “rivoluzionari” si dividono . Al governo di Tobruk presieduto da Al Thani ,sostenuto dalle forze “regolari” libiche , riconosciuto dalla “comunità internazionale”, appoggiato incondizionatamente da Egitto ed Emirati arabi si contrappone a Tripoli il governo di Omar Al Hassi esponente dei Fratelli Mussulmani , sostenuto dalla Turchia e riconosciuto dalla Suprema Corte Libica che giudica illegale il parlamento e il governo di Tobruk .
Abbiamo perciò uno scenario complesso .Tripoli combatte contro le milizie di Tobruk ma anche contro lo Stato Islamico mentre Tobruk è impegnata non solo contro lo Stato islamico ma anche contro Ansar Al Sharia alleato (?) di Abu Bakr Bagdadi ma infilato (?) anche in Fajr Libya , coalizione presente nel governo di Tripoli .
E intanto lo Stato Islamico sciama da est ad ovest ,con campi di addestramento ai confini della Tunisia , dove grazie ai militanti locali ha fatto sentire la sua presenza . Il Consiglio di sicurezza invia nella regione come mediatore Bernardino Leon perchè riesca a far dialogare i rappresentanti di Tripoli e di Tobruk in modo che si costituisca un governo di unità nazionale contro lo Stato islamico (Daesh) ma fino a questo momento senza ottenere risultati proficui .
La confusione è grande ed il merito di aver creato un Paese dilaniato è tutto dell’Occidente “umanitario”

di Antonello Boassa

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