“Quantitative Easing” di Draghi: una partita di giro; dalle banche alle banche
Sarà una caduta irrisoria sulla economia reale l’immissione di 720 milardi di euro da parte della BCE ma in compenso riuscirà a chi fa il mestiere di speculatore di arricchirsi di più e a favorire ,nonostante il parere di “illuminati” monetaristi , la perpetuazione dell’austerity e con essa l’abbattimento ulteriore delle condizioni di vita delle masse popolari . Il debito pubblico appositamente creato per mettere in ginocchio i paesi del’America latina e dell’africa dall’impero americano e da quello europeo è stato lo strumento principale usato per imporre alla nazione aggredita politiche di tagli , di rinuncia alla difesa dei beni pubblici ,di concessioni alle multinazionali per lo sfruttamento brutale del territorio ,di privatizzazioni ,condannando le popolazioni alla miseria e nei casi più gravi alla fame .
Ora è la volta dell’Europa . Naturalmente le oligarchie politico-finanziarie iniziano con particolare avidità dalle vecchie periferie :Irlanda ,Portogallo , Spagna , Italia , Grecia denominate con dispregio calcolato : PIIGS . Ed intanto si prepara la trappola per il resto del continente…
Chiariamo subito. Non è sul debito il vero scontro tra i PIIGS e la Troica ma è sulle “riforme” . La BCE ha elargito alle istituzioni finanziarie 4.000 miliardi di euro in pochi anni e può benissimo annullare parte del debito allo scopo di rilanciare un’economia asfittica che alla lunga non conviene neanche all’imperatrice Germania . Ma in questo caso la Troica,molto abile nel provocare ondate speculative , perderebbe il suo potere di ricatto per raggiungere i suoi veri obiettivi che coltiva fin dalle sue origini : le”riforme” necessarie al raggiungimento del potere assoluto delle multinazionali che dovrebbe compiersi definitivamente con il TTIP , con le RDIE ,con TISA ,accordi internazionali di cui abbiamo già trattato e su cui ritorneremo .
Il trionfo elettorale di Syriza segna una crepa nella rete politico-monetariia dell’Austerity e va salutato con grande partecipazione da chi ha sempre lottato contro l’austerity e i governi servili che la imponevano a tutto un popolo . La grecia con Tsipras potrebbe costituire un esempio per tutta l’Europa mediterranea e ciò è fonte di grande preoccupazione per Berlino e per la Troica . Il timore non è solo una possibile procedura di cancellazione di una parte del debito che venga richiesta dai Piigs ma anche e sopratutto il blocco delle “riforme” che potrebbe essere preteso non certo dai maggiordomi del potere ma da grandi manifestazioni di massa . Già oggi molte piazze europee hanno voluto dimostrare la loro solidarietà ad un programma politico che seppure ambiguo (come vedremo più accuratamente in un altro post) ha avuto l’indubbio merito di smuovere grandi masse , di restituire dignità ad un popolo e di ridare fiducia a quanti in Europa hanno visto passo dopo passo perdere diritti conquistati lungo decenni di lotta . Lunedì i negoziati riprenderanno . Atene non deve essere lasciata sola . I lavoratori europei non devono farsi abbacinare dai sacerdoti dell’austerity e devono invece occupare in massa le piazze e radicalizzare le lotte . La sconfitta di Syriza ,un cedimento del programma elettorale sarebbe un disastro politico che riguarderebbe non solo la Grecia ma tutta l’Europa…e senza una grande partecipazione popolare-credo- sarebbe inevitabile
Antonello Boassa