Reclutamento prof, dentro idonei 2012: è guerra
Contrordine, sul reclutamento dei docenti si cambia. Ed è subito «guerra tra poveri». Dopo aver già agitato le acque con l’annuncio di un nuovo concorsone nel 2015, il Miur guidato da Stefania Giannini getta un altro sasso nello stagno: il 23 maggio (con le graduatorie provinciali chiuse il 17maggio) il ministro decreta l’assunzione a tempo intedeterminato dal 2014/15 per i cosiddetti «idonei» del concorso 2012 («in subordine ai vincitori»).
Ben 17 mila persone, che pur avendo superato il punteggio minimo richiesto erano risultate in sovrannumero rispetto agli 11.500 posti banditi. Una scelta che scatena fortissime reazioni in rete da parte dei precari “storici”, inseriti nella graduatorie a esaurimento (Gae), con tanto di accuse sui tempi dell’operazione, alla vigilia del voto per le europee.
Esultano dunque gli idonei 2012, che da tempo chiedevano di rivedere quanto stabilito dai predecessori di Giannini. Le regole del Concorsone 2012 stese dall’ex ministro Profumo prevedevano infatti l’assunzione solo nella misura dei posti disponibili,e nemmeno l’abilitazione per chi pure avesse un punteggio utile. Una strettoia contro cui si sono scagliati i diretti interessati, con una vera campagna sui social media.
Il 20 maggio una loro delegazione incontra il capo di Gabinetto di Giannini, Alessandro Fucecchia, da cui nelle scorse settimane erano arrivate diverse rassicurazioni via twitter agli «idonei», in un dialogo fitto e costante. Ed è proprio lui, poco dopo la mezzanotte di sabato, a postare con un tweet (con il commento «giù la maschera») l’articolo uno del decreto che cambia il sistema di reclutamento in vigore, subito accolto da un’ovazione di cinguettii degli «idonei». Anche su Fb fioccano reazioni. Quelle dei precari Gae (160 mila circa in Italia) sono però di ben altro segno. Si accumulano i «vergogna!» per una scelta che «cambia le regole in corsa».
Perché se in teoria ai precari storici viene garantito il50% delle future immissioni in ruolo (il restante andrebbe appunto ai vincitori di futuri concorsi), l’assunzione di queste 17 mila persone riduce il numero di supplenze disponibili per i precari che ora temono di avere ancora minori chances di lavoro. «Oltretutto notano la novità arriva dopo l’aggiornamento delle graduatorie appena chiuso, con cui abbiamo dovuto scegliere in che provincia lavorare per i prossimi tre anni».
Ci si è legati insomma a una provincia, prima di sapere che magari con le nuove assunzioni degli idonei le supplenza disponibili saranno meno del previsto.
LO SCONTRO SUL «MERITO»
Ci sono poi questioni pratiche. Difficile pensare che possano essere assunti tutti e 17 mila, il posto potrebbe arrivare magari per meno della metà di loro; che fine faranno gli altri? Si creerà una nuova graduatoria per loro? Intanto però la guerra tra aspiranti docenti si consuma in rete anche su questioni di princìpio: gli «idonei» lodano il governo perché premia «il merito» e i giovani («l’Italia del #merito stamattina esulta…») , molti denigrano apertamente i precari storici come meno preparati.
Questi ultimi ribattono per le rime, ricordando che ad esempio anche la vecchia Siss era equiparata a un percorso concorsuale, con ben due anni di frequenza ed esami finali. Insomma uno scontro in piena regola. Ed è questo l’aspetto su cui insiste il segretario Flc Cgil Domenico Pantaleo: «Ancora una volta il Miur ha creato una guerra, si risolve il problema di qualcuno ma finendo per penalizzare qualcun altro nota il segretario Domenico Pantaleo -_: sul reclutamento docenti manca un piano complessivo e organico,questa gestione frammentata dei diversi percorsi Tfa, Pas, concorso, Gae produce caos».
L’altro appunto è sulle 14mila assunzioni, annunciate da Giannini in Parlamento con un nuovo concorsone nel2015:«Con questa novità trovo praticamente impossibile che il Miur possa bandirlo osserva Pantaleo -, ci sono troppi fronti aperti da gestire, compresi i vincitori del concorso 2012 ancora senza assunzione per il ritardo nella pubblicazione delle graduatorie». Secondo il sindacato, per non creare ulteriore confusione occorrerebbe«prevedere un piano di stabilizzazione per i precari Gae; rivedere i meccanismi di reclutamento; coprire i posti vacanti e stabilizzare i concorsi».