REVOLVER PARTY: il ragazzo con la pistola – di Gian Luigi Deiana
REVOLVER PARTY: il ragazzo con la pistola
di Gian Luigi Deiana
A volte gli ultimi minuti dell’anno vecchio presentano un imprevisto rendiconto su vicende particolari dell’anno intero: un esempio curiosissimo di questa piccola fatidica vendetta si è verificato in un luogo emblematico della destra profonda, in Piemonte intorno a Biella.
Nel comune di Rosazza, amministrato dalla sorella del celebre viceministro Delmastro Delle Vedove, l’amministrazione ha meritoriamente promosso i festeggiamenti di capodanno organizzati dalla pro loco, con tanto di invitati d’eccezione quali lo stesso Delmastro, la sua scorta e per di più anche i circuiti parentali degli agenti di scorta medesimi: Natale con i tuoi, e la proloco per tutti.
Fra i tuoi, trattandosi di un borgo che vanta radici di destra profonda, vi era tra gli invitati anche qualche onorevole e tra questi l’ormai celebre fratello d’italia pasticcione Emanuele Pozzolo: pasticcione, ma non pasticcere.
Infatti invece di presentarsi alla festa con qualche pandoro, si è presentato con una pistola: solo per una innocente bravata, però poi ha alzato il gomito e far partire qualche sparo col gomito alzato può produrre qualche guaio.
In fondo una idiozia seriale come questa può succedere a tutti.
Quello che invece non deve succedere, nemmeno a Biella, è sbiellare talmente tanto da presentarsi a un affollamento di pro loco per “esibire” la propria pistola di ultima generazione: “esibirsi” ad alzare il gomito, deputato piuttosto a dibattiti parlamentari. “Esibirsi” poi a sparare con scontato auspicio di applausi da parte dei presenti, bimbi festanti compresi. E infine, a danno compiuto con un ferito a una coscia e bambini spaventati, “mentire” alle forze dell’ordine.
E dunque, in cosa consiste la vendetta degli ultimi minuti dell’anno vecchio sulla gestione politica del primo tormentone 2023, quello dei rave?
Sbiellare a Biella, passando dalla proibizione dei rave party alla promozione dei revolver party.
Rave party, revolver party, a rigor di logica: se la possibile circolazione di droga impone la proibizione dei rave party, la possibile circolazione di pistole imporrebbe la proibizione delle notti di capodanno.
Il passo è breve, ma poi logicamente uno dice: “io li odio i nazisti dell’Illinois”.
BANG !